Il divieto alle bici va in Consiglio
Il leghista Lippolis non ritira la mozione in commissione. Forza Italia contraria
La mozione sui velocipedi del leghista Antonio Lippolis resta in pista e finirà per fare un giro in Consiglio comunale. Due ore e un quarto di discussione in VI Commissione non sono bastati a disinnescare il possibile divieto alle biciclette di transitare (se non a mano) nelle zone pedonali. «Solo fumo. Due ore e un quarto di fumo e fumo per una questione per la quale basta un po’ di buon senso», spiega Salvatore Porro, presidente della Commissione con un passato da ciclista nelle file dell’associazione “Pedale triestino”. Ovvero sarebbe sufficiente rispettare il Codice della strada che invita i ciclisti a scendere dal velocipede quando le zone pedonali sono troppo affollate. «Che nessuno si illuda che io ritiri la mozione - ribadisce Lippolis -. In Commissione si è svolta una lunga discussione sulla mia mozione sulle biciclette. Ho ribadito che il problema dei ciclisti maleducati e strafottenti esiste e che dovremo risolverlo. Il vicesindaco Roberti e l'assessore Polli ci stanno lavorando sopra e anche alcuni consiglieri si sono detti pronti, con le proposte alternative, a fare in modo che si vada nella direzione da me auspicata».
L’opposizione, con il Pd in prima fila, ha già presentato una “contro mozione”. La maggioranza però è tutt’altro che compatta sull’iniziativa leghista. Mentre la Lega frena, Forza Italia pedala. Gli azzurri Piero Camber (capogruppo), Michele Babuber e Alberto Polacco hanno ribadito ieri «la contrarietà alla proibizione» ricordando di avere presentato una mozione per «dotare la Polizia locale di migliori e più moderni mezzi e strumenti per il presidio del territorio, tra cui i monopattini elettrici del tipo di quelli che vengono noleggiati anche ai turisti». E quindi? «Prima di adottare ulteriori divieti risulterebbe quindi auspicabile l’implementazione delle reti ciclabili e il proficuo impiego degli agenti in bicicletta. Richiedere educazione è molto più da amministratori pubblici che il semplice proibire». I tre consiglieri azzurri inoltre avevano recentemente portato all’attenzione dell’amministrazione la proposta (condivisa anche con la Fiab) approvata all’unanimità in Consiglio comunale, per la realizzazione di una nuova pista ciclabile in Porto vecchio, nel tratto tra la sede della Svbg e il centro cittadino.
(fa.do.)
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