Il dinosauro Bruno di Villaggio del Pescatore si mette in mostra

Entro la metà di luglio verrà esposto nella sua interezza, con tanto di testa e coda, affiancando il “fratello” Antonio

DUINO AURISINA . Entro la metà di luglio potrà esser esposto anche lui al pubblico, nella sua interezza, con tanto di testa e coda, affiancando il fratello più giovane, Antonio, vissuto circa 50 mila anni dopo, un battito di ciglia per chi studia le ere geologiche. Parliamo di Bruno, l’adrosauro vissuto 70 milioni di anni fa, sul quale da tempo stanno lavorando gli esperti della Zoic di Trieste. È di questi giorni l’autorizzazione a procedere agli scavi delle rocce nelle quali testa e coda di Bruno sono ancora incastonati. È stata la Soprintendenza regionale per l’Archeologia, le Belle arti e il Paesaggio a dire di sì ai tecnici della cooperativa Gemina che da anni attendevano questo permesso per poter finalmente completare la struttura di Bruno.

Dopo Antonio, estratto 19 anni fa, il sito paleontologico del Villaggio del Pescatore potrà dunque offrire agli amanti dell’archeologia, anche la figura completa di Bruno, per millenni ingabbiato in quello strato calcareo, pullulante di fossili, che è il sito paleontologico di Duino Aurisina. Era dai tempi dello scavo di Antonio che Bruno aspettava di rivedere la luce. «Ora tutto questo potrà diventare realtà», dice con entusiasmo Flavio Bacchia, factotum della cooperativa Gemina e studioso di archeologia. «Nell’arco di un mese o poco più contiamo di poter mostrare al pubblico il teschio e la coda di Bruno, aggiungendoli allo scheletro. Avremo cioè la figura completa e per il nostro sito si tratterebbe di un risultato straordinario». Alla cooperativa Gemina si conta di poter utilizzare l’infopoint di Sistiana per la mostra inaugurale. «Ma tutto dipenderà dalla Soprintendenza – precisa Bacchia – perché servirà l’autorizzazione della Promo Turismo Fvg prima di poter fare le scelte definitive e di dettaglio». Bacchia spiega anche che «Bruno è leggermente più grande di Antonio, lo supera di circa un metro, ma anch’egli risale al Cretaceo superiore».

Si sta dunque per aprire un nuovo e interessante capitolo della storia del sito paleontologico del Villaggio del Pescatore, che ha iniziato la sua storia nel 1994, quando fu riportato alla luce lo scheletro completo di un dinosauro perfettamente conservato, quello di Antonio. Alto quasi 1 metro e lungo 4, del peso di 700 kg, Antonio è il più completo dinosauro di dimensioni medio-grandi mai rinvenuto in Europa dal 1878. Nelle immediate vicinanze sono stati recuperati resti fossili di pesci, gamberetti, coccodrilli, pterosauri e di un altro dinosauro, appunto Bruno, che sta per salire alla ribalta, per formare assieme al fratello una coppia di grande fascino scientifico.

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