Il dentista gratuito arriva al traguardo in Fvg

Iter ultimato: i servizi di odontoiatria sociale per giovani, over 65 e persone in difficoltà al Maggiore, a Cattinara e al Burlo
Un dentista in azione
Un dentista in azione

TRIESTE Le Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia hanno attivato da ieri in via definitiva il servizio di Odontoiatria sociale, che a Trieste sarà effettuato per gli adulti nei laboratori della Clinica odontoiatrica e stomatologica degli ospedali Maggiore e di Cattinara, mentre il Burlo fornirà assistenza nel corso dell’età evolutiva. Il capoluogo giuliano rappresenta da tempo un’avanguardia rispetto al resto della regione, dove la riforma sanitaria prevede appunto l’estensione del metodo di lavoro applicato a Trieste, al fine di garantire uniformità in un sistema che presentava disomogeneità territoriali su tipologia e quantità delle prestazioni coperte e modalità di partecipazione alla spesa.

 

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Una bambina dal dentista

 

Rispetto a quanto già previsto a livello nazionale, la Regione ha rafforzato le cure ortodontiche per i pazienti più giovani e incluso il trattamento e la preparazione di protesi rimovibili per gli ultrasessantacinquenni. Ciò in considerazione del fatto che le patologie del cavo orale influiscono molto sulla qualità della vita e che la quota di offerta pubblica odontoiatrica è oggi limitata al solo 7,8% delle prestazioni complessivamente erogate nel settore: un valore basso, tanto più che circa metà degli italiani non può permettersi il costo del dentista. Come stabilito dai Livelli essenziali di assistenza, l’accesso alle visite nell’ambito del Ssr sarà garantito ai soli residenti in Fvg, a patto che si tratti di pazienti in età evolutiva o persone in condizione di vulnerabilità sociale o sanitaria.

In questo secondo frangente l’utente deve cioè avere un Isee inferiore ai 15mila euro o dimostrare di essere interessato da patologie croniche, disabilità, malattie oncologiche ed ematologiche, cardiopatie, immunodeficienza, trapianti d’organo, gravi traumi cranio-facciali. In simili casi sono applicate le regole valevoli per il ticket, con esenzione fino a 6mila euro di Isee e spesa a carico del paziente crescente in base al reddito: il 25% dei costi con Isee da 6-10mila euro, il 50% per Isee da 15-25mila, il 100% per chi supera tale soglia. Naturalmente non entreranno nel pacchetto sbiancamenti o altri interventi estetici.

 

Regione, parte l’operazione “dentista gratuito”
La Regione ha varato la “prima fase” dell’operazione che assicura l’accesso alle cure dentarie a tutti i cittadini

 

Nel caso dei più giovani, invece, qualora si tratti di bambini fino a 6 anni non è richiesta alcuna compartecipazione alla spesa, mentre dai 7 ai 14 anni si applica lo stesso ticket degli adulti. Per i pazienti in età evolutiva, la Regione stabilisce che la visita sia ad accesso diretto, previa prenotazione al Cup, sulla base della richiesta firmata dagli specialisti odontoiatri del Ssr o dal pediatra di libera scelta: le prestazioni prevedono monitoraggio e trattamento delle carie, estrazioni, chirurgia parodontale, ablazione del tartaro, trattamenti ortodontici. Fra questi la Regione ha aggiunto anche l’installazione di apparecchi in caso di disgnazie di grado elevato e molto elevato, oltre a interventi chirurgici correttivi, anche qualora il soggetto abbia superato i 14 anni.

Per quanto riguarda invece il trattamento e l’inserzione di dentiere a pazienti over 65, via all’ottenimento di una protesi per arcata, al massimo ogni cinque anni, e di una ribasatura della protesi all’anno, a patto che il paziente abbia un Isee inferiore ai 15mila euro. Per chi non raggiunge i 6mila euro di Isee il trattamento è gratuito, mentre è previsto un contributo del 50% del costo della protesi e ribasatura a 60 euro per Isee tra 6mila e 10mila euro. Spesa per la protesi infine al 100% a carico del contribuente, con ribasatura a 120 euro, per Isee da 10 a 15mila euro. La riforma stabilisce infine l’attivazione entro il 1° gennaio 2017 di cinque pronto soccorso odontoiatrici in regione, dove rivolgersi per le urgenze. A Trieste la struttura esiste già al Maggiore, aperta da lunedì a venerdì dalle 8 alle 17.30, il sabato e i prefestivi dalle 8 alle 13. Al Burlo è possibile rivolgersi dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14. Il pronto soccorso prevede accesso diretto e aperto a tutti, con pagamento del ticket se dovuto o dell’intera prestazione qualora l’accesso non sia giudicato congruo.

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