Il degrado senza fine dell’impianto sportivo nella scuola Biagio Marin
Spogliatoi distrutti, pavimentazioni divelte, ringhiere rotte ed erbacce. «Uno scandalo», dicono i residenti. E il Comune chiede aiuto ai privati
Silvano Trieste 2019-08-30 I campi sportivi di via Marco Praga
TRIESTE Campi sportivi distrutti, porte degli spogliatoi divelti, spazi che d’estate diventano ritrovo di sbandati, e ancora erba incolta, ringhiere e recinzioni arrugginite. La scuola Biagio Marin di via Marco Praga a Servola versa in uno stato di degrado sempre più evidente. Il Comune annuncia un sopralluogo a breve, ma di fatto spiega come recuperare l'area sarà possibile solo con il sostegno di un privato. A segnalare ancora una volta la triste condizione del grande giardino sono i residenti, stanchi di vedere l’impianto abbandonato al suo destino, frutto di oltre dieci anni di mancata manutenzione straordinaria, necessaria per ripristinare le varie zone.
Silvano Trieste 2019-08-30 I campi sportivi di via Marco Praga
La pavimentazione dei campi di volley e basket è divelta, tutto attorno alberi e cespugli sono cresciuti senza sosta e hanno invaso gli spazi per il gioco. Stesso destino nei livelli sottostanti per le piste di atletica. È qui che i vandali sono entrati a più riprese negli spogliatoi, dove sono state trovate anche siringhe e altri rifiuti. A completare il quadro recinzioni distrutte e scale danneggiate.
Silvano Trieste 2019-08-30 I campi sportivi di via Marco Praga
«Ho inviato una lettera solo pochi giorni fa al Comune – spiega una signora che abita poco lontano -, è una vergogna che sia lasciato tutto così. C’è un albero caduto su in campo da tantissimo tempo, tutto è rotto, sporco, rovinato. Vedo anche i bambini ogni tanto giocare, non è normale che una scuola sia lasciata in questo stato. Il paradosso poi è che ogni sera si accendono le luci. Un bello spreco».
Approfittando della recinzione bucata, molti ragazzini d’estate vanno a giocare a basket nel vecchio campo con il rischio di farsi male. «E pensare che una volta era uno dei migliori spazi sportivi di pertinenza di una scuola, forse il migliore in città – ricorda un altro residente – c’era la buca della sabbia per il salto in lungo, i bambini correvano, c’era anche un punto dove poter pattinare. Lavori non eseguiti, mancanza cronica di controlli e di interventi anche piccoli, hanno ridotto tutto così».
L’area è malmessa da almeno una quindicina d’anni. «È uno spazio molto importante per lo sport all’aperto -sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi - per l’atletica e per altre discipline. Sappiamo che si trova in questa situazione ormai da tempo e faremo una ragionamento con i colleghi Rossi e Giorgi (con deleghe rispettivamente a Sport e Patrimonio), per capire come restituirgli dignità. È auspicabile comunque individuare un concessionario o avviare un project financing. Insomma - conclude -è necessario che ci sia una partecipazione del privato nel pubblico». —
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