Il Covid “congela” le ciclabili sui controviali di Gorizia: tutto rinviato almeno a primavera

Non se ne parla prima del 31 marzo. La proroga dell’emergenza sanitaria consente ai bar di occupare il suolo pubblico
Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 03.02.2022 Ciclisti sui controviali del Corso © Pierluigi Bumbaca fotografo
Bumbaca Gorizia 03.02.2022 Ciclisti sui controviali del Corso © Pierluigi Bumbaca fotografo

GORIZIA Si era detto «dopo i saldi». Le piste ciclabili sui controviali di corso Italia avrebbero dovuto essere realizzate una volta conclusa la campagna dei ribassi invernali, ovvero alla fine di questo mese o poco più in là.

Oggi, però, arriva un’altra comunicazione che non farà certamente felici né i ciclisti né i componenti del comitato “Sì ciclabile in corso Italia” che si battono affinché chi usa le bici abbia spazi dedicati. Date precise non ci sono sull’allestimento delle ciclabili. Non più.

Il sindaco Rodolfo Ziberna annota che «c’è la proroga al 31 marzo del decreto anti-Covid e anche la gratuità dei dehors, delle sedie e dei tavolini all’esterno dei locali». Ergo: sicuramente, fino al 31 marzo, le ciclabili sui controviali non verranno realizzate. Ci sarà da aspettare. Quanto? Non si sa. Per adesso. La decisione viene sancita da una delibera che è stata appena affissa all’Albo pretorio comunale. È intitolata: “Regolamentazione a senso unico della circolazione stradale in corso Italia.

Sospensione realizzazione pista ciclabile nei controviali”. Semplificando al massimo, si rammenta che attraverso la legge nazionale 234 del 30 dicembre 2021 (articolo 1, commi 706 e 707) è stata prorogata fino al 31 marzo «la gratuità di occupazione del suolo pubblico per gli esercizi commerciali». «Di un tanto - si legge nel documento -, ad oggi, ne stanno usufruendo anche gli esercenti delle attività economiche ubicate nei controviali di corso Italia». Ciò fa sì che diventi praticamente “obbligatorio” oltreché opportuno «sospendere la realizzazione della parte conclusiva del progetto di riqualificazione di corso Italia ovvero la parte relativa alla realizzazione della pista ciclabile lungo i controviali».

Fatta questa premessa, la Giunta ha quindi espresso, con tale provvedimento, «specifico indirizzo ai dirigenti dei settori della Polizia locale e delle Opere pubbliche al fine di sospendere i lavori di segnaletica orizzontale per la realizzazione del tracciato ciclabile nei controviali di corso Italia». Vien da sé che il provvedimento viene dichiarato «immediatamente eseguibile». Pertanto, prima di vedere le ciclabili sui controviali ci vorrà del tempo. Date non ci sono ma è altrettanto vero che, prima o poi, andranno realizzate perché sono inserite nel progetto di riqualificazione di corso Italia.

Quanto alle polemiche (furenti) del Comitato “Sì ciclabile in corso Italia”, il primo cittadino tira dritto e si lascia andare a una frase sibillina. Della serie: “Chi deve intendere, intenda”. «Siamo stati facili profeti nel ritenere che chi raccoglieva le firme contro il senso unico intendeva usare l’argomento per candidarsi alle Comunali. Altrettanto facili profeti nel ritenere che chi raccoglieva firme per ripristinare il senso unico o sopprimere tutti i posteggi per mantenere le ciclabili sui controviali avrebbero candidato alle Comunali».

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