Il cotto caldo e la jota sbarcano a Londra

Per iniziativa di due giovani triestini che hanno aperto un locale dove propongono alcuni prodotti tipici triestini e il successo è immediato
Di Laura Tonero

Il prosciutto cotto in crosta di pane con senape e Kren vola oltre Manica. E grazie a due giovani di Trieste raggiunge il centro di Londra per far scoprire anche agli inglesi la bontà dei prodotti tipici triestini e della nostra regione. Il sogno di aprire un locale dove proporre, oltre al cotto caldo, anche la jota, il caffè dell'Antica Tostatura Triestina ma pure il friulanissimo frico, il prosciutto crudo di San Daniele, le lasagne, il salame friulano, i panini che perdono spunto da quelli confezionati nei buffet triestini, è stata partorita due anni fa.

Seduti ad un tavolino fuori da un locale di Viale XX Settembre due ragazzi. Luca Antonini, 32 anni, una laurea in Economia e Commercio, conosciuto soprattutto dai giovani triestini per la sua attività di organizzatore di serate e per la gestione delle estati più riuscite alla Diga, al Castello di San Giusto o il Caffè Rossetti e Mauro Nadlisek, 37 anni, architetto, neo papà della piccola Bianca. Da poco più di una settimana, dopo mille peripezie, il sogno, si è avverato e il locale "Moo! Italian Freshness", questo il nome, ha alzato le serrande e servito i primi clienti. Incuriositi da sapori e profumi tanto diversi. Il locale ricorda un po' i panifici di un tempo e dietro al banco, in bella mostra, la morsa e il cotto. Per un londinese è come fare un tuffo nella nostra città, passando da uno dei buffet storici triestini ad uno dei caffè lettarari.

«Benigni ha detto che l'unica maniera per realizzare i propri sogni è svegliarsi - spiegano i due giovani imprenditori - e noi ci siamo svegliati a Londra«. Hanno deciso di rischiare, di cambiare vita, di mettere in discussione tutti i punti di riferimento e di fare un salto. «Ora ci alziamo alle 5 perché apriamo alle 6 di mattina. Alle 19 chiudiamo il locale ma poi fino a tarda notte lavoriamo sul resto: flussi operativi, scelta del prodotto, presentazione, ottimizzazione del servizio, burocrazia che per fortuna nulla ha a che vedere con quella italiana«. La soddisfazione più grande per i due ragazzi è vedere che ad una settimana dall'apertura vantano già numerosi clienti fidelizzati e che hanno perso la testa per i panini di prosciutto cotto caldo appena tagliato con una spolveratina di Kren, per un piatto di jota che molti si prendono anche per asporto, o di un buon panino con il salame friulano tagliato a fette belle grosse. Per non parlare del caffè, il nostro espresso non ha eguali. «Crediamo nei prodotti triestini e regionali - dichiarano - e nella professionalità di chi li produce. Il nostro lavoro sta ora nel promuoverli, nel saperli proporre e farli scoprire agli inglesi».

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