Il costo della Notte bianca “bis” fa scoppiare la bagarre politica a Trieste
TRIESTE Le polemiche sulla “Notte bianca” di fine estate non si placano e dopo le proteste di alcuni commercianti ora arriva il botta e risposta tra il Movimento 5 stelle e l’assessore al Commercio Lorenzo Giorgi, con sullo sfondo i dati decisamente negativi dei saldi estivi.
Paolo Menis, capogruppo in Consiglio comunale dei grillini, rimarca che «in questa iniziativa il Comune mette un budget consistente di soldi pubblici, 32 mila euro, soldi che avrebbero reso molto di più con una pubblicità mirata in Croazia od Austria, ad esempio. Invece sembra che pubblicare la foto di una piazza piena per il concerto che si terrà con Lorenzo Fragola, e mortadella distribuita gratuitamente, sia il trofeo da esibire, attaccando magari i commercianti che hanno deciso di tenere chiuso. Invitando Fragola anche la scelta di un target attrattivo, che sarà di giovanissimi, sembra non essere stata presa in considerazione». Menis sposta la polemica anche sui social dove «a chi imputa anche una tardiva comunicazione dell’evento agli interessati, l’assessore risponde che l’iniziativa era già stata evidenziata in luglio, per poi aggiungere su Facebook: “I tempi sono così stretti che neppure Fragola ha fatto in tempo a segnalare il concerto sul suo profilo Facebook. Capisco che il Comune abbia tempi lunghi ma non solo lui”».
Giorgi replica partendo proprio da questo: «Il partito nato dal web dovrebbe imparare a saper leggere i tag su Facebook. Menis mi attribuisce una frase che non ho detto e questo dimostra la sua credibilità. L’evento è stato richiesto dai commercianti che volevano qualcosa di diverso dalla notte dei saldi. Abbiamo scelto come artista Lorenzo Fragola proprio perché ha un target di giovanissimi e questo porta in città i genitori che magari lasciano i figli in piazza Unità e si godono lo shopping». Giorgi ricorda anche la tempistica: «È un’iniziativa nata il 27 luglio e presentata il 5 agosto. Se la risposta della cittadinanza sarà positiva potremmo pensare di renderla un evento stabile. Non capisco poi Menis di quale comitato parli visto che noi ci interfacciamo con Confcommercio, che era d’accordo con noi, e con i singoli comitati in zone in cui ci sono problematiche specifiche».
Intanto Confcommercio ha reso noto l’esito di un sondaggio sui saldi: il 61,3% dei commercianti ha segnalato un calo delle vendite che rispetto allo scorso anno è stata quantificata in un dato compreso tra il 5 ed il 15%. I triestini hanno speso anche poco visto che nel 77% dei casi lo scontrino era compreso tra 50 e 100 euro. Secondo il presidente, Antonio Paoletti, oltre all’insufficiente potere di acquisto delle famiglie «c’è la necessità di una modifica alla normativa inerente i saldi, problematica già sollevata durante le elezioni e sulla quale Confcommercio aprirà un confronto con la nuova amministrazione regionale». —
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