Il Consiglio va in trasferta e ratifica l’aumento della Tari
Dopo mesi di sedute in teleconferenza, il Consiglio comunale ha finalmente ricominciato a riunirsi in presenza. La giornata di ieri ha segnato anche il debutto in piazza Oberdan degli eletti cittadini, temporaneamente ospiti del Consiglio regionale a causa dell’inagibilità dell’aula del Municipio.
Per l’occasione il sindaco Roberto Dipiazza ha espresso qualche parola di ringraziamento nei confronti del presidente dell’aula del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin.
Dopo la fase delle domande di attualità, i lavori sono dunque entrati nel vivo con tre ratifiche di variazioni nonché la delibera di assestamento di bilancio 2020-2022, su cui ha relazionato il vicesindaco Paolo Polidori: tutti e quattro gli atti sono stati approvati. La prima variazione riguarda fondi per 229 mila euro, che dal ministero dell’Interno sono stati trasferiti al Comune attraverso la Regione, per far fronte alle spese per gli interventi di sanificazione che si sono resi necessari a seguito della pandemia.
La seconda concerne un milione e mezzo di euro, stanziato per l’organizzazione dei servizi educativi estivi partiti il 15 giugno: di quella cifra, un milione è andato ai centri estivi e 500 mila euro ai ricreatori.
La terza è la ratifica del buco di quasi cinque milioni di euro, che il Comune è obbligato a pagare dalla sentenza sul caso Nostini, per i lavori eseguiti sul tetto del Politeama Rossetti tra il 1999 e 2001. Benché approvata dalla maggioranza, quest’ultima manovra ha tuttavia incontrato ancora una volta le critiche di M5s e Forza Italia: a loro avviso ciò comporterà la rinuncia alla realizzazione di alcune opere pubbliche, tra cui la riqualifica del mercato ittico e il completamento dei lavori in piazza Libertà (la responsabilità è di «scelte politiche della giunta Illy», secondo il capogruppo forzista Alberto Polacco).
All’esposizione della delibera di bilancio è seguito un acceso dibattito sulla gestione cittadina nell’era post-Covid, presente e futura. È passato infine l’aumento della Tari dell’1,6% già proposto in commissione. La misura è stata approvata a maggioranza, con il voto contrario dei Cinque Stelle e del centrosinistra.—
L.G.
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