Il Consiglio regionale si assicura contro le spese pazze

L’Ufficio di presidenza, chiamato in causa dalla Corte dei conti, stipula un polizza per evitare salassi in caso di condanne
Lasorte Trieste 13/05/13 - Consiglio Regionale,
Lasorte Trieste 13/05/13 - Consiglio Regionale,

TRIESTE. La vicenda di Riccardo Illy e della sua giunta, recentemente impallinati dalla Corte dei conti su una delibera di dieci anni fa, ha scottato. E, forse, anche insegnato. Meglio coprirsi con un’assicurazione, non si sa mai. Ci pensa pure l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale: con soli 200 euro all’anno (a carico dei singoli componenti dell’Ufficio), c’è la possibilità di aggirare eventuali rilievi della magistratura contabile. È stato Giorgio Baiutti, capo di gabinetto del presidente del Consiglio, a suggerire agli ex colleghi di Palazzo di prendere la strada della polizza. L’indicazione è di stipularla attraverso la Unipol Sai, compagnia collegata, per questa tipologia di operazioni, ai Lloyd inglesi.

Le informazioni, estese anche ai capigruppo fa sapere Baiutti, sono arrivate al presidente Franco Iacop e ai vicepresidenti dell’aula Igor Gabrovec e Paride Cargnelutti, che stanno già provvedendo, ma anche agli altri quattro membri dell’Ufficio di presidenza: il dem Daniele Gerolin, il Cittadino Emiliano Edera, il leghista Claudio Violino e il forzista Bruno Marini. La vicenda del danno erariale contestato a più di un consigliere della scorsa legislatura convincerà con ogni probabilità tutti gli interessati a seguire le istruzioni. Anche perché la Corte dei conti ha messo nel mirino, oltre ai capigruppo, anche la mancata vigilanza dell’Ufficio di presidenza dell’era 2008-2013. Erano tempi diversi, i rimborsi ai gruppi sono poi stati drasticamente ridotti, ma le responsabilità, in alcuni casi, sono rimaste. Con 200 euro annui, assicura Baiutti, si può però coprire ogni rischio di dover pagare uno scivolone anche solo burocratico per un lungo periodo: a partire dai due anni precedenti alla stipula e fino ai cinque successivi al termine del mandato.

Si previene, dunque. Alla luce di quello che è successo e delle conseguenze delle ultime settimane: decine di migliaia di euro chieste dai magistrati agli eletti per i rimborsi allegri della decima legislatura. Ma è servito anche l’esempio della giunta Illy, “salva”, almeno economicamente, grazie a una assicurazione rispetto al salasso di 700mila euro per danno erariale comminato a sei anni dalla fine del mandato.

Nel marzo scorso la sentenza d’appello della prima sezione giurisdizionale centrale della Corte dei conti, presieduta da Martino Colella, condannò infatti Illy e gli ex assessori Gianfranco Moretton, Augusto Antonucci, Ezio Beltrame, Enrico Bertossi, Roberto Cosolini, Franco Iacop, Enzo Marsilio, Gianni Pecol Cominotto e Lodovico Sonego al pagamento in favore della Regione Fvg del 10% ciascuno della somma contestata, e dunque 70mila euro a testa, oltre a circa 6mila euro complessivi di spese di giudizio di primo e secondo grado. La colpa contestata? Aver deliberato nel 2004 un’operazione di cartolarizzazione dei beni immobili di proprietà della Regione Fvg a prezzo eccessivamente contenuto.

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