Il Consiglio Fvg blinda i bonus trasferte: «Ma aiutiamo facendo donazioni»
Sposata la linea di Zanin. Da M5s e Pd fondi alle Aziende sanitarie. Stipendi degli eletti Fdi a Bergamo
L'aula del consiglio regionale vuota
TRIESTE I consiglieri regionali si allineano al loro presidente, Piero Mauro Zanin. Alla sospensione dei rimborsi fino a 3.500 euro mensili in un periodo in cui a carico degli eletti non ci sono spese per l’esercizio del mandato si preferiscono le donazioni, a partire dalla raccolta fondi lanciata proprio da Zanin per l'acquisto di ventilatori polmonari attraverso una donazione all'Agenzia regionale di coordinamento per la salute.
In Abruzzo i consiglieri hanno rinunciato al 10% dello stipendio da aprile a dicembre. E pure la Dieta democratica istriana ha deciso che gli amministratori del partito si riducano la paga di un terzo per l'acquisto di dispositivi medico-sanitari. In Fvg si sceglie invece una linea diversa, anche quella delle erogazioni liberali (su cui il “Cura Italia” prevede una detrazione fiscale del 30%). «Chi più ha più aiuti», dice Mauro Di Bert, capogruppo di Progetto Fvg che ha dato lo spunto per la raccolta dell’aula. Rimborsi inopportuni con i consiglieri a casa? «Non c’è bisogno di iniziative urlate. È una chiamata alle armi, tutti dobbiamo dare il buon esempio. I consiglieri, doverosamente, faranno la loro parte».
C’è chi informa di averlo già fatto. A partire dai grillini, che confermano la loro operazione di restituzione dei rimborsi non utilizzati nel corso del mese. «Vista la situazione, in questo periodo la cifra sarà ancora più alta», afferma Cristian Sergo, uno dei quattro consiglieri M5S, con Mauro Capozzella, Ilaria Dal Zovo e Andrea Ussai, che hanno donato 40mila euro «dei nostri extrastipendi per sostenere il sistema sanitario nell’acquisto di ventilatori polmonari destinati alle terapie intensive». Iniziativa che unisce anche il Pd. «Ognuno di noi verserà nel conto corrente del gruppo una parte dei rimborsi mensili per costruire una somma che verrà poi inviata alle tre aziende che gestiscono le terapie intensive in regione – fa sapere il capogruppo Sergio Bolzonello –. Per il resto decideremo secondo sensibilità personale. Se qualcuno farà il furbo, risponderà alla propria coscienza».
Su Facebook Francesco Russo risponde direttamente a chi chiede spiegazioni. E precisa la cifra concordata dal gruppo: 1.200 euro pro capite. «Questo non fa di noi dei buoni politici – scrive – così come, al contrario, non credo siano cattivi quelli che non lo hanno fatto. Il metro per giudicare se la politica lavora bene è valutare cosa fa nella quotidianità e come sta gestendo quest’emergenza». Sempre su Fb pure FdI rende noto che, come da sollecitazione di Giorgia Meloni a parlamentari, assessori e consiglieri regionali, Fabio Scoccimarro, Claudio Giacomelli, Alessandro Basso e Leonardo Barberio hanno girato l’intero stipendio alla raccolta nazionale per l’ospedale di Bergamo. «La solidarietà risponde alla coscienza di ciascuno di noi e non può essere spettacolarizzata – commenta infine il capogruppo di Fi Giuseppe Nicoli –, né può avere finalità mediatiche o elettoralistiche». —
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