Il consigliere Fvg Mattiussi “confessa”: "Ho incassato il bonus Covid da 600 euro"

TRIESTE Mentre impazza il dibattito a livello nazionale sul bonus Covid ai politici che già percepiscono ricche indennità, ieri è arrivata la prima “autodenuncia” in Friuli Venezia Giulia. Si tratta del consigliere regionale forzista Franco Mattiussi, imprenditore del settore alberghiero, uno dei più penalizzati dalla pandemia.
Mattiussi nel primo pomeriggio ha scritto un post su Facebook spiegando di aver richiesto e ottenuto il bonus Covid da 600 euro previsto dal Governo nel Decreto Cura ed erogato dall’Inps per sostenere lavoratori autonomi, stagionali e con partita Iva danneggiati dal coronavirus. Il consigliere forzista, nativo di Mortegliano, è titolare dell’hotel “Patriarchi” ad Aquileia e della trattoria hotel “Ai Cjastinars” di Villa Vicentina, storico locale di famiglia. E, come riferiamo anche a lato, ha usufruito pure dei contributi regionali a fondo perduto per le imprese.
Mattiussi ha deciso di uscire allo scoperto spiegando le proprie ragioni in un post su Facebook. «Capisco la semplicità dell’antipolitica – ha premesso il consigliere e imprenditore –. Capisco il caldo e, forse, una certa rabbia sociale che taluni aiutano a montare. Magari non troppo giustificata da foto balneari. Capisco il richiamo alla morale. Ma fatico a vederne una definizione compiuta in questo tempo». «I parlamentari, così come sindaci e consiglieri regionali vari ed eventuali che hanno richiesto il bonus Inps, non hanno rubato nulla – ha rimarcato Mattiussi –. Hanno esercitato un loro diritto. Hanno, in un certo senso, profittato di una norma che lo consentiva. L’avere partita Iva presuppone l’esistenza di un lavoro autonomo parallelo alla figura politica ricoperta. Due dimensioni da tenere distanti e separate. Onde evitare di fare della politica un mestiere. E di quel mestiere la vita. Dando spazio, allora si, all’antipolitica».
«Io, personalmente, ho effettuato la richiesta e ho ottenuto il bonus che ho potuto “immettere” nelle casse aziendali – ha aggiunto il vicecapogruppo forzista –. Utilizzando quei soldi anche per far quadrare conti che comunque dovevano essere saldati. Perché nonostante tutto fosse fermo, bollette e tratte continuavano ad arrivare. Quindi, calma. Sangue freddo e razionalità. Puntare il dito è troppo facile. Vedere la luna un’altra cosa».
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