Il concorsone fa “strage” di candidati

Ammesso agli orali solo un iscritto su quaranta. Entro fine novembre la graduatoria e l’assegnazione dei cinque posti in palio
Le file davanti al PalaRubini in attesa del "concorone" (Lasorte)
Le file davanti al PalaRubini in attesa del "concorone" (Lasorte)

TRIESTE. Sono sempre meno. Dall’esercito iniziale di 5.676 candidati ai 145 superstiti (53 in corsa per la categoria D, 92 per la C), uno su 40. La porta del concorsone per conquistare 5 posti di lavoro a tempo indeterminato in Regione è decisamente stretta, lo si sapeva. Ma, per arrivare all’ultima tappa, l’orale, la selezione è stata durissima.

La scrematura più recente è quella che riguarda la categoria D, dove sono in palio tre assunzioni (una interna) da “specialista amministrativo economico”. Al Palarubini, alla preselezione del 30 giugno, erano iscritti 1.717 aspiranti (48 gli esonerati dalla prima prova). Se ne sono presentati 671 e 413 sono risultati promossi. Tre settimane dopo, alla prova scritta all’Università di Udine, la pattuglia (tolte 44 defezioni e aggiunti i 48 già ammessi) era di 417 unità. Corretti gli scritti, l’ulteriore sforbiciata lascia in piedi 53 concorrenti. Per quel che riguarda invece la categoria C (il concorso mette a disposizione 2 posti, uno interno, da “assistente amministrativo economico”), si è passati invece da quota 3.911 (di cui 27 esonerati dalla preselezione) a 430 candidati ammessi allo scritto.

La Regione ha già informato che, corretti 368 compiti, ad accedere all’orale sono in 92, 71 donne, 21 uomini, età media di 37 anni, dal più giovane di 25 al più anziano di 59 (i primi tre classificati hanno 31, 30 e 25 anni). Tra le altre curiosità rese note il fatto che 59 su 92 presentano titoli di merito che concorrono alla formazione del punteggio finale e che in 83 hanno scelto l'inglese per l'accertamento della conoscenza di una lingua straniera alla prova orale.

Il “concorsone” parte con un quiz per 1.717
Le file davanti al PalaRubini in attesa del "concorone" (Lasorte)

Gli idonei sono dunque 53 in D e 92 in C, un totale di 145 candidati ai quali sono state inviate lettere raccomandate con gli esiti delle prove, prima dello step dell’orale. I C hanno iniziato il 20 ottobre e proseguiranno fino al 30, nelle settimane successiva toccherà ai D. A quel punto verranno definite le graduatorie che promuoveranno i 5 primi arrivati, ma nei tre anni successivi, a seconda dei fabbisogni, la direzione generale potrà continuare a pescare per ulteriori inserimenti nella “macchina” burocratica. «Prendiamo atto di questi numeri - commenta Massimo Bevilacqua, della Cisl funzione pubblica -, anche se forse ce ne aspettavamo di più alti. Quello che conta è che, a giochi fatti, la Regione possa contare almeno su un centinaio di lavoratori in grado di coprire le mancanze d’organico. Non dimentichiamo che le due graduatorie si potranno utilizzare anche per incarichi a tempo determinato». Il sindacato non dimentica infatti che, da qui al 2018, se ne andranno dalla Regione 400 dipendenti e addirittura 1.200 nel prossimo decennio.

Siamo dunque all’ultima curva di una partita che dura da sei mesi e che, a inizio corsa, si era complicata a causa dei dubbi avanzati dall’opposizione sulla regolarità delle operazione affidate all’agenzia di lavoro Tempi Moderni che ha curata la preselezione. Ma, dopo che Alessandro Colautti (Ncd) ha interrogato la giunta chiedendo spiegazioni su alcune informazioni di stampa che riferivano di presunti reati (puntualmente smentiti dal legale della società) commessi da Tempi Moderni in relazione ad altre procedure concorsuali, le verifiche degli uffici sono risultate rassicuranti e tutto è filato liscio. Non resta che un altro sforzo, per chi è ancora gara. Dimostrare, anche oralmente, di sapersi destreggiare tra diritto amministrativo, appalti, contratti e acquisizione di servizi e forniture, nonché elementi di normativa comunitaria, nazionale e regionale inerente i fondi comunitari e statali. E ancora elementi in materia di programmazione, pianificazione, controllo di gestione, ordinamento e organizzazione della Regione.

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