Il Comune rileva le Terme romane srl

Liquidati i privati con 2 milioni “liberati” dalla Regione nell’avanzo di bilancio. La società perdeva 300mila euro all’anno
Bonaventura Monfalcone-15.11.2013 Terme Romane-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-15.11.2013 Terme Romane-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Operazione-salvataggio per le Terme romane di Monfalcone. Il Comune è pronto a risolvere il contratto di project financing con la società Terme Romane Srl, attuale gestore dell’impianto di via Timavo, mettendo la parola “fine” al sistema misto pubblico-privato. Si chiude un rapporto iniziato operativamente nel 2014 e una gestione privata ridotta alla sopravvivenza economica. La via praticabile individuata, anche sotto il profilo dei termini di contratto e delle leggi, è quella della transazione. Due milioni di euro che l’amministrazione comunale metterà a disposizione attingendo dall’avanzo di bilancio, grazie agli spazi finanziari concessi dalla Regione.


Con l’accordo transattivo l’ente assume il completo possesso del sito termale, a fronte del ritiro della società che per il recupero dello storico edificio, bonifica compresa, aveva partecipato con un investimento di circa 3,3 milioni di euro, rispetto a un importo complessivo di circa 6,6 milioni, mediante la restante copertura attraverso il finanziamento pubblico.


Per Terme Romane Srl significa chiudere una partita economicamente “emorragica”, con perdite quantificate in 300mila euro l’anno. Un’uscita che comporta la rinuncia di oltre un milione di euro. Per il Comune l’accordo raggiunto rappresenta invece la “messa in sicurezza” rispetto al consistente investimento finanziario pubblico utilizzato per la rinascita del sito termale, scongiurando il contenzioso con il privato. Attraverso l’erogazione dei 2 milioni di euro di avanzo di bilancio il Comune entra nella piena disponibilità delle Terme romane, potendo guardare al futuro. Futuro che, superata la fase emergenziale transattiva, prospetta il rilancio.


I passaggi successivi sono consequenziali. L’amministrazione avvierà un bando di gara, a fronte di una procedura pubblica con contratto d’affitto d’azienda. Una ricerca caratterizzata da requisiti di specializzazione gestionale nell’ambito del settore termale. L’amministrazione conta di ripartire con il nuovo gestore entro gennaio 2018. Terme Romane Srl manterrà comunque l’apertura del sito termale fino al subentro del nuovo gestore.


Il tutto è scaturito ieri durante una conferenza stampa convocata dal sindaco Anna Maria Cisint, alla presenza del vicepresidente di Terme Romane Srl, Davide Zanuttini. Una sorta, dunque, di “patto tra gentiluomini”, l’accordo raggiunto tra amministrazione e società, salutato dal sindaco Cisint con soddisfazione: «Ora ci sono le condizioni tecniche e di legge per salvare le Terme romane. Monfalcone viene messa in sicurezza rispetto a un progetto oneroso appropriandosi completamente di un sito dalle potenzialità importanti. Si tratta di un preciso interesse pubblico al fine di evitare di disperdere gli ingenti finanziamenti pubblici investiti e, nel contempo, di scongiurare la chiusura dell’impianto per non pregiudicarne la continuità operativa. Conclusa la fase di emergenza, per la quale sono in corso le relative pratiche, passeremo al rilancio con una nuova gestione». Il sindaco ha ricordato l’insostenibilità del piano finanziario alla base del project financing facendo riferimento alle «pesanti responsabilità dell’amministrazione retta dal sindaco Altran, che pure già alle segnalazioni da parte di Terme Romane Srl, s’era limitata a richiedere alla Regione un sostegno tradottosi in 350mila euro inseriti nella Finanziaria 2017 attraverso la legge di stabilità».


Nel maggio 2016 Terme Romane Srl aveva comunicato all’amministrazione comunale la grave situazione finanziaria societaria, legata in primis ai mutui contratti con gli istituti bancari. La società aveva preannunciato il ritiro dalla gestione e la chiusura dell’attività con la riconsegna dell’immobile. E una richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’ente locale di 6.788.000 euro.


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