Il Comune porta la Regione al tavolo sull’Ezit
Tutto rinviato. Perché, seduti attorno al tavolo per il dopo-Ezit, ci dovranno essere tutti gli attori coinvolti. Con Comune e Regione fianco a fianco. O faccia a faccia, visti gli accadimenti delle ultime settimane. Intanto, il passo verso una soluzione a prova di equivoci l’ha mosso il sindaco Roberto Cosolini, inviando una comunicazione via email ai Comuni di Muggia e di San Dorligo della Valle, a Confindustria Venezia Giulia, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Ures, Cgil, Uil, Cisl e Ugl. In sintesi, Cosolini comunica di aver proposto al vicepresidente e assessore alle Attività produttive della Regione, Sergio Bolzonello, un incontro ritenuto necessario per chiarire i punti controversi e arrivare a uno sbocco positivo della vicenda nell’interesse del territorio: un invito che il numero due della giunta regionale ha recepito - fa sapere Cosolini - e infatti il nuovo incontro è stato fissato per martedì 8 marzo, alle 10.30, nell’aula del Consiglio comunale di Trieste. Così, contestualmente, quando mancavano pochi minuti alle 12 di ieri, il vertice previsto per le 17 (senza la Regione), cinque ore più tardi, è stato annullato. Con la postilla che potrà essere valutata l’eventualità di un appuntamento preparatorio in vista di quello programmato appunto fra dodici giorni.
A esultare per la ricalendarizzazione e soprattutto per l’adesione della Regione è in prima battuta Confartigianato, che aveva annunciato di non voler prendere parte alla riunione di ieri proprio per l’assenza dell’interlocutore regionale: «Esprimiamo apprezzamento - osserva il segretario generale Enrico Eva - per il decisionismo dimostrato dal sindaco Cosolini».
In una nota congiunta, i segretari generali di Nccdl Cgil Adriano Sincovich, Ust Cisl Umberto Brusciano e Ccdl Uil Claudio Cinti, sottolineano come «alle rappresentanze dei lavoratori preme la definizione di soluzioni ai problemi aperti. La prima questione in campo è che in questo momento non vi è alcun soggetto, che in termini specifici, coordini percorsi e contenuti di politiche industriali nel territorio triestino. Si tratta di avere una strumentazione esecutiva e di rappresentanza degli interessi economici e sociali territoriali. Vanno definite le soluzioni ai problemi connessi: la gestione del Sin, l’esercizio di servizi specifici al sistema d’impresa, il coordinamento, finalizzato alla politica industriale, delle competenze di varie istituzioni locali. Cgil, Cisl e Uil invitano tutti i soggetti interessati ad accelerare i lavori preparatori ad una soluzione adeguata al territorio di Trieste».
Sul tema, i dubbi della parlamentare triestina di Forza Italia, Sandra Savino: «A suonare sospetta è anche la cronologia della vicenda. La Regione aveva predisposto la normativa per la liquidazione di Ezit già nel febbraio 2015 quando il problema della cartella esattoriale di 9 milioni esplose solo sei mesi dopo. C’è della preveggenza nella giunta regionale? Perché non si è cercato di dimezzare il debito con Equitalia prima della liquidazione dell’Ente?». (m.u.)
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