Il Comune offre altri 10 muri per i colori della street art

Approvato un secondo elenco di siti disponibili per la realizzazione dei murales: dall’entrata dell’ospedale Burlo Garofolo all’area industriale in via Usodimare

TRIESTE Mentre sui muri esterni dello stadio Grezar è terminata da pochi giorni la realizzazione del murales dedicato alla Bora proposto dall’artista greco Kez, la giunta comunale ha approvato un secondo elenco di nuovi siti di proprietà comunale o di Ater destinati ad accogliere altri interventi artistici legati a “Chromopolis – La città del futuro”.

Il progetto, voluto dall’assessorato ai giovani, prevede la realizzazione di opere d’arte urbana da parte di artisti under 35, realizzate in diversi punti della città a cura del Pag (Progetto area giovani). Sono 10 i nuovi siti individuati. Tra i muri oggi grigi e vuoti la giunta comunale ha indicato quello accanto all’ingresso principale, a destra del cancello, dell’Istituto Burlo Garofolo, in via dell’Istria. C’è poi il Grezar, già interessato dal progetto che potrebbe accogliere ulteriori interventi di street art. Il Comune, infatti, nella nuova mappa, indica una porzione del muro perimetrale dello stadio, quella all’angolo tra via dei Macelli e via Valmaura, in corrispondenza con l’attraversamento pedonale. Altro punto del Grezar individuato, è all’angolo tra via Valmaura e via Flavia, oggi deturpata dai vandali.

A Trieste un murales dedicato a Stefano Furlan


Tra le porzioni murarie individuate, ce ne sono molte appartenenti all’Ater. Tra queste, quelle del complesso residenziale di viale D’Annunzio, al civico 30, chiamato anche Casa delle Culle. Spostandosi in via Vergerio, rientrano i muri ciechi all’interno dei condomini di edilizia popolare al civico 14 e 24. Inserite nella nuova lista anche le pareti esterne del complesso Ater di via Battera, accanto al civico 24, e quelle dell’immobile di via Molino a Vento, al 94. In questo caso il muro individuato è quello che si affaccia sulle scalette.

La città si ravviva e si colora con i progetti di Chromopolis
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Tra i muri da ravvivare, c’è anche quello delle case popolari di via San Pelagio. La mappa include anche l’edificio di proprietà dell’Ater di via dell’Istria 78. Lì, i giovani artisti, potrebbero studiare un intervento di street art, anche per riparare i danni fatti dai vandali che hanno imbrattato con scarabocchi alcuni muri degli spazi del porticato. Uscendo dal centro città, in zona industriale, gli artisti potranno abbellire anche il lungo muro di recinzione che costeggia via Usodimare.



Nuove “tele” destinate ad accogliere le creazioni dei giovani artisti che si aggiungono alla mappa delle 16 location indicate dalla giunta lo scorso maggio, tra le quali rientravano le pareti esterne del Mercato Coperto e quelle dell’ex Lavatoio di San Giacomo. Va sottolineato che l’esecuzione degli interventi artistici sui siti individuati dal Comune è subordinata al rilascio dell’autorizzazione da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, nonché all’ottenimento di tutti i nulla osta e i permessi da parte dei soggetti titolati ad intervenire sull’utilizzo di quelle porzioni di immobili. –
 

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