Il Comune: «In piazza Libertà ci sono alberi da abbattere»

TRIESTE Altri tre o quattro ippocastani di grosse dimensioni saranno presto abbattuti in piazza Libertà. La decisione è stata presa ieri mattina dopo il sopralluogo dell’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi, sul posto assieme agli esperti del Comune, che ha verificato personalmente il crollo dell’albero avvenuto mercoledì sera a pochi metri dalla statua di Sissi, fortunatamente senza conseguenze. Ieri gli operai e gli addetti mandati dal municipio hanno segato i resti del fusto e tolto i rami sparsi sul pavimento in modo da poter ripristinare l’area transennata il prima possibile.
Stessa sorte toccherà agli esemplari ritenuti più pericolosi, conferma Antonia Merizzi, direttrice del servizio Verde pubblico del Comune. «Si tratta di alberi vecchi, quasi centenari, un rinnovo è necessario per la sicurezza pubblica - evidenzia la dirigente - sono piante colpite da funghi e microrganismi che si mangiano il legno e che quindi ormai non resistono più. Va comunque detto che alberi del genere che vivono in città hanno un’esistenza quasi dimezzata - spiega ancora - ciò è causato dallo smog o dall’ampiezza limitata delle radici che sono come “chiuse” nel perimetro della piazza».
Stando a quanto si apprende dal Comune, la pianta che è caduta improvvisamente l’altra sera, quando a Trieste soffiava forte vento, rientrerebbe tra quelle valutate ad aprile come «ad alta propensione al rischio» nell’ambito delle ordinarie verifiche dell’assessorato sulla stabilità degli alberi che si trovano in città. Non è chiaro perché, nonostante ciò, non sia stata tagliata. Era in programma? Doveva essere già tolta? Microrganismi, dunque, e forse anche insetti, la causa del cedimento. «Il legno vivo non è intaccato da parassiti, non certamente a Trieste - sottolinea Nicola Bressi, naturalista e direttore dell’Orto botanico - ma possono aggredire il legno marcio e questo potrebbe essere il caso».
La bora ha fatto il resto, tanto più con le foglie che d’estate contribuiscono a creare quell’effetto “vela” sugli arbusti. Era presente anche FareAmbiente al sopralluogo di ieri mattina in piazza Libertà. «Ho voluto rendermi conto della situazione ed avere notizie in merito», fa sapere il coordinatore regionale dell’associazione, Giorgio Cecco. «È chiaro che si tratta ora di mettere in sicurezza l’area e non ci sono alternative all’abbattimento di altri alberi», ha affermato ancora il responsabile, in accordo con l’assessore Lodi.
«Comunque è importante cambiare sistema e incrementare le attività di controllo e manutenzione, perché è sempre una sconfitta quando crollano o si tagliano alberi. Ringraziamo l’assessore per le pronte risposte e auspichiamo ora da parte della nuova amministrazione un cambio di passo rispetto al passato, riservando al verde pubblico più attenzione». Cecco ricorda il piano di abbattimento di trecento alberi di qualche anno fa: «Un taglio dovuto in gran parte probabilmente proprio alla mancata manutenzione». L’assessore, rimarca lo stesso coordinatore di FareAmbiente, «ha manifestato l’intenzione di voler lavorare per avere più risorse ed eventualmente incrementare gli addetti al servizio, confermando che l’attenzione per la tutela del verde pubblico, dell’ambiente e della qualità della vita dei triestini è molto alta da parte di questa amministrazione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo