Il Comune ha deciso: giù i 9 pini marittimi dalle radici invasive

In via Faidutti a Staranzano dopo le proteste dei residenti che temono danni alle case e il freno degli ambientalisti
Di Ciro Vitiello
Bonaventura Monfalcone-12.10.2015 Strada dissestata-Via Don Faidutti-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-12.10.2015 Strada dissestata-Via Don Faidutti-Staranzano-foto di Katia Bonaventura

STARANZANO. Il Comune cede, ma si trova lo stesso fra l’incudine e il martello. Da una parte ci sono le proteste dei cittadini (avevano avviato una raccolta di firme) e le polemiche scatenate dai gruppi consiliari di opposizione per i danni alle abitazioni, dall’altra l’inevitabile disappunto degli ambientalisti. Verranno abbattuti, infatti, a breve i 9 pini marittimi in via monsignor Faidutti piantati da oltre 50 anni, gli alberi della “discordia” come definiti dai residenti che pur amando la natura, esprimono preoccupazione poiché sembra che in alcune zone le radici abbiano raggiunto le fondamenta delle loro case. Se così fosse, potrebbero provocare danni incalcolabili alle abitazioni distanti solo una decina di metri dall’aiuola pubblica. Inoltre non è un segreto l’evidente peggioramento negli ultimi tempi della “gobbosità” del manto stradale, alla quale si aggiunge l’incognita della probabile incrinatura della rete fognaria sottostante, di quella interrata dei cavi elettrici e telefonici. Infine, in primo piano c’è il problema della protezione dell’incolumità delle persone che a piedi o in bici, sono in costante pericolo di cadute.

Una serie di motivi, dunque, che hanno spinto il Comune a prendere tale provvedimento, agevolato dalla conferma di poter usufruire di uno spazio finanziario concesso dalla Regione. Mancano solo gli ultimi dettagli con la ditta incaricata che dovrà effettuare il taglio degli alberi, una “strage” annunciata, mitigata dalla sostituzione con altrettante essenze arboree. Nello stesso tempo verrà realizzato il ripristino della pavimentazione stradale fortemente compromessa.

Il Comune di recente aveva attuato la potatura di alcuni rami pericolanti cercando di limitare i danni, ma la situazione purtroppo non è migliorata perché gli alberi hanno un mantello areale molto ampio e c’è la probabilità di caduta di altri pezzi nei momenti di accentuata ventosità, come quella dei giorni scorsi con Bora forte oltre i 100 km orari. Lavori confermati nella recente posizione dell’assessore competente ai Servizi di Gestione del Territorio, Erika Boscarol. È una storia lunga la vicenda degli alberi in via monsignor Faidutti, approdata più volte nelle discussioni dei consigli comunali con una serie di interpellanze e interrogazioni da parte dei gruppi “Alternativa” e “Movimento 5 Stelle”. A più riprese avevano sollecitato l’intervento a causa di alcuni rami caduti non sulla strada dov’erano parcheggiate delle auto. In un’interpellanza “Alternativa”, dopo aver sottolineato che il pino marittimo è un albero da porre a dimora su terreni liberi, sgombri da aree in cui esistano servizi a rete o in prossimità di strade e abitazioni, aveva invitato l’amministrazione a effettuare la fresatura e riasfaltatura del tratto stradale a ridosso dell’area. I “grillini”, invece, hanno chiesto anche una mappatura completa (quantità e ubicazione) delle essenze arboree presenti sul territorio di Staranzano, della superficie del verde pubblico esistente, nonchè l’adozione di un progetto delle piante da abbattere per sapere dove, quando e perchè vengono tagliate, oltre alla potatura di rami pericolosi per evitare danni alle persone.

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