Il Comune di Trieste vuole il risarcimento da Stopani

Deliberata la costituzione di parte civile contro lo skipper di Tutta Trieste, domani il processo d’appello
Lo skipper Federico Stopani
Lo skipper Federico Stopani

TRIESTE Il Comune chiederà i danni a Federico Stopani, 56 anni, lo skipper, già organizzatore del match race Nation’s Cup e condannato in primo grado a due anni di reclusione per la vicenda delle fatture fasulle utilizzate per intascare i fondi pubblici, tra cui del Comune, da parte dell’associazione sportiva Tutta Trieste.

La decisione è stata deliberata su proposta dell’assessore Matteo Montesano dal momento che domani (martedì 15 marzo) lo skipper comparirà davanti ai giudici d’Appello. Infatti Stopani, tramite il difensore Riccardo Cattarini, aveva chiesto, dopo la condanna a due anni pronunciata nel maggio del 2014 dal collegio presieduto da Filippo Gulotta e composto dai giudici Paolo Vascotto e Francesco Antoni, la riforma della sentenza di primo grado puntando all’assoluzione e al non doversi procedere per prescrizione su alcuni capi di imputazione. Secondo la delibera, che affida la rappresentanza del Comune all’avvocato Valentina Frezza, l’associazione Tutta Trieste «costituiva il mero schermo attraverso il quale Stopani operava in prima persona inducendo in errore il Comune». Da qui appunto la decisione di attivarsi contro lo skipper chiedendo il risarcimento dei danni subiti.

La truffa costa 534mila euro a Federico Stopani
Lo skipper Federico Stopani

La vicenda gira attorno a un mare di fatture false, una gran parte delle quali è stata acquisita dalla Guardia di Finanza durante le perquisizioni. Le fatture erano state emesse dall’associazione Sailing People e dal negozio di nautica “Top Sail Store” di cui era punto di riferimento e amministratore lo stesso Stopani. Il “Top Sail Store”, che aveva sede in viale Miramare, per l’organizzazione nel 2004 della "sfida" nell'ambito della Nation Cup, aveva emesso una fattura di 30 mila euro più Iva. Per la consulenza prestata nel 2005, lo stesso “Top Sail Store” aveva inviato all'associazione “Tutta Trieste” una fattura per 15 mila euro più Iva.

Ma non basta. L'associazione “Sailing People”, di cui era presidente e legale rappresentante lo stesso Federico Stopani, aveva emesso tra il 2007 e il 2008 altre otto fatture, inviate poi all'associazione “Tutta Trieste” al cui vertice si era insediato lo stesso skipper Stopani. E poi ancora: quindicimila euro erano stati chiesti per la “collaborazione” fornita al Trieste Challenge 2007.

Per le stesse accuse ha patteggiato già nel novembre del 2012 l’ex presidente Roberto Distefano. Era stato trascinato nell'inchiesta da Stopani come dirigente dell'associazione “Tutta Trieste”, che aveva organizzato fino al 2008 nel braccio di mare antistante le Rive, i primi “match race” della storia della vela triestina. Parti lese dei reati sono stati il Comune di Trieste, la Provincia, la Regione e la Camera di Commercio.

Nello scorso ottobre la Corte dei Conti ha bussato alle porte di Stopani condannandolo assieme a Roberto Distefano a risarcire 534mila euro di fondi incassati illegalmente da Regione, Comune, Provincia e Camera di Commercio dal 2006 al 2008. (c.b.)

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