Il Comune di Trieste trova un tesoretto da 12 milioni per blindare il bilancio nell’emergenza

Polidori: «Con l’avanzo 2019 possiamo finanziare il Verdi e il prossimo Natale in città, che faremo partire a novembre»
Silvano Trieste 2020-05-29 Il passaggio delle Frecce Tricolori nel cielo di Trieste
Silvano Trieste 2020-05-29 Il passaggio delle Frecce Tricolori nel cielo di Trieste

TRIESTE Un tesoretto da 12 milioni di euro riemerso dal passato. È quanto contiene il rendiconto di bilancio 2019 passato giovedì scorso in giunta comunale di Trieste. Un ritrovamento prezioso che Paolo Polidori, vicesindaco con delega al Bilancio, annuncia in una diretta Facebook. «Il rendiconto è un documento di bilancio che fotografa la situazione al 31 dicembre - racconta il vicesindaco -. E che prende atto di tutti i residui rimasti. Ho dato mandato agli uffici di andare a rastrellare tutte le poste dove erano incagliati dei soldi con delle spese non effettuate. Un atto necessario in questa situazione disastrosa dei conti pubblici che riguarda tutti i Comuni italiani».

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E così, dopo aver raschiato il fondo del barile, è saltato fuori l’inaspettato gruzzolo. «Abbiamo raggiunto un risultato eccezionale grazie a questo lavoro di ricerca meticoloso e certosino capitolo per capitolo - aggiunge Polidori -, siamo riusciti a tirar fuori la bellezza di 12 milioni di euro di avanzo. Una cifra utilissima e indispensabile in questo momento che ci permette di far fronte alle esigenze del futuro».

Ma come verrà impiegato questo tesoretto? Non sarà interamente speso quest’anno. Una parte consistente verrà accantonata. Meglio essere previdenti. «Non sarà critico solo il bilancio di quest’anno - profetizza l’assessore -. Lo saranno ancora di più quello del prossimo anno e quello del 2022». E così i 12 milioni serviranno a mettere al sicuro il futuro dei conti di Trieste. «Non dobbiamo cantare vittoria. Nel 2020 riusciremo a pareggiare il bilancio, mentre altri Comuni andranno sotto di decine e decine di milioni - aggiunge Polidori -. Grazie all’avanzo abbiamo le risorse per poter fronteggiare la situazione attuale e quella futura».

Una parte del tesoretto servirà a sbarcare il lunario del 2020. «Con queste risorse riusciamo a coprire il milione e 800 mila euro del Teatro Verdi e i 3 milioni e 300 mila euro previsti per tutti gli eventi culturali e spettacoli». Una parte dei soldi degli eventi culturali (che non sarà spesa per il blocco Covid) sarà dirottata su altre manifestazioni. Soldi che «serviranno per portare i turisti a Trieste da settembre in poi - spiega il vicesindaco -. Il settore turistico è quello che soffre di più. Daremo una mano con manifestazioni come Esof e con il Natale che appassiona tanto il nostro sindaco e che quest’anno inizierà prima per richiamare i visitatori a Trieste».

I soldi per il Natale in grande stile (con gli alberelli, le lucette e i valzer viennesi in piazza Unità) non mancheranno. L’anno scorso l’amministrazione comunale spese 570 mila euro per il Natale più caro della storia di Trieste. Quest’anno, grazie ai 12 milioni ritrovati, si potrà forse fare addirittura di meglio. Il sindaco Roberto Dipiazza ha già annunciato al mondo che quest’anno a Trieste il Natale inizierà il 10 novembre per risollevare il morale dei cittadini dopo la pandemia. Tutto già messo in conto nel bilancio preventivo approvato l’8 aprile scorso dal Consiglio comunale al termine di una colossale seduta di dieci ore in videoconferenza. Il documento contabile, che chiude in pareggio a 684 milioni di euro, non tiene conto degli effetti del coronavirus. E quindi nei prossimi mesi si appresta a una serie di variazioni per aggiustare il tiro. «Il bilancio fotografa la situazione del Comune prima della crisi, ma con alcuni degli emendamenti si introducono le detrazioni fiscali previste dalla giunta - spiegò al Consiglio Polidori -. Starà poi alle variazioni aggiornare il documento alle esigenze del momento, come l’alleggerimento ulteriore della pressione tributaria». Con i 12 milioni riesumati dal rendiconto sarà più facile far quadrare i conti. E persino anticipare il Natale. —


 

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