Il Comune di Trieste trova il suo assicuratore a Bruxelles

Assegnato un lotto. Ma nessuna compagnia ha presentato offerte per l’impegnativa “all risk”: bando da rifare entro il mese
Silvano Trieste 2019-09-17 Acquamarina
Silvano Trieste 2019-09-17 Acquamarina

TRIESTE L’assicuratore del Comune in tema di responsabilità civile generale lavora a Bruxelles (Brussel per i fiamminghi).

Nella gara bandita dal dirigente Riccardo Vatta la compagnia belga Lloyd’s Insurance Company ha prevalso sulla viennese Uniqa. Aveva mandato l’offerta anche la veronese Cattolica, che però è risultata esclusa durante la verifica documentale. Le buste sono state aperte giovedì 19 marzo e l’aggiudicazione definitiva ha atteso una decina di giorni.

Il derby tra le storiche capitali è terminato con il punteggio di 79,97 a favore di Bruxelles/Brussel contro la “pagella” da 65,28 raccolta dal proponente danubiano: a fare la differenza l’alta valutazione tecnica conseguita dal Lloyd’s, contro cui nulla ha potuto il forte ribasso pari al 33,60% indicato dal competitore austriaco. Il gruppo belga - spiegano fonti comunali - non è esordiente in piazza Unità, poiché in passato si era aggiudicato lotti secondari.

L’appalto scatterà alla mezzanotte del 30 aprile fino al 30 aprile 2023, per un valore triennale di circa 1,9 milioni di euro. Ai quali si aggiungono 1,2 milioni abbondanti, nel caso si vada al rinnovo di due ulteriori annualità a scadere nell’aprile 2025. La previsione dei pagamenti è di 730.000 euro/annui più la copertura di una proroga tecnica da 243.000 euro.

Ma la gara, per garantire danni e beni municipali, era articolata in due lotti distinti: è andata infatti deserta la “all risk property, all risk opere d’arte”, che il Municipio aveva dotato di 2.040.000 euro. Non si è ripresentata neanche Axa XL Insurance, gestore uscente. Pare che le compagnie abbiano espresso perplessità sulle condizioni impegnative contenute (massimali, franchigia) nel capitolato. Un punto interrogativo accompagna la vicenda della piscina terapeutica, dove alla fine dello scorso luglio è crollato il tetto: la struttura è ancora sotto sequestro.

Gli uffici comunali procederanno già entro il mese a rivedere e a rilanciare i termini dell’appalto. Intanto, per non restare scoperti nelle more della gara, XL Insurance ha avuto una proroga tecnica di quattro mesi, dal 30 aprile al 31 agosto.

Il complesso dei beni “tutelati” dalla polizza “all risk” è sicuramente significativo: la somma delle voci supera i 2 miliardi di euro. Nel dettaglio - per limitarsi ai capitoli di maggiore consistenza - un valore di 1,2 miliardi viene stimato per i fabbricati “non storici”, quasi 700 milioni i fabbricati “storici”, 15 milioni il contenuto (opere d’arte, arredi).

Più in generale, la relazione redatta da Riccardo Vatta, nell’accompagnare la gara del 19 marzo, sottolineava le ragioni di maggiore pressione sul patrimonio comunale, legate all’aumento dei flussi turistici, alla sdemanializzazione di Porto vecchio, alla crescente imperscrutabilità degli eventi meteorologici. Sommando i due lotti, si otteneva un impegno finanziario di 4,2 milioni di euro a carico dell’ente. Si vedrà quali “esche” il Municipio getterà adesso alle compagnie per invogliarle ad assicurare l’ampia disponibilità di beni. —

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