Il Comune di Trieste scommette sui concerti in mare. De Santis: «Un evento in stile Pink Floyd»
TRIESTE. Un concerto galleggiante. Dopo il successo del concerto di Brunori Sas in Porto vecchio nell’ottobre scorso, il Comune di Trieste cerca il bis e mette il cantiere un appuntamento musicale per maggio, in un altro sito eccezionale e caratteristico di Trieste: non l’antico scalo, questa volta, ma il golfo. «L’idea a cui stiamo lavorando è di fare un concerto in cui sia l’artista che il pubblico sono in barca - spiega l’assessore ai Grandi eventi Francesca De Santis -, ispirandoci al celebre concerto dei Pink Floyd a Venezia».
Che i concerti eccentrici siano una scommessa azzeccata per Trieste lo dimostrano diversi esempi degli ultimi anni. Se l’approdo del calabrese Brunori ha consacrato il Porto vecchio come sito ideale per eventi musicali, negli anni scorsi non sono mancati appuntamenti suggestivi come i concerti all’alba, che hanno visto esibirsi sulle Rive o sul Molo Audace artisti come Remo Anzovino o Dario Carnovale.
Insomma, le premesse ci sono e perciò, nel dicembre scorso, l’assessorato ai Grandi Eventi ha preso parte a un bando di PromoTurismoFvg per i grandi eventi, analogo a quello che l’anno scorso ha portato al finanziamento del concerto di Brunori.
La somma ottenuta per il 2020 era di 26 mila euro e per quest’anno il Comune conta di ottenere un contributo altrettanto significativo. Gli effetti pesantissimi della pandemia sul settore hanno, come contropartita, stimolato la generosità degli enti pubblici quando si tratta di sostenere chi vi opera organizzando eventi. «Il finanziamento dell’anno scorso è una cifra inedita rispetto al passato - spiega De Santis -. Appurato che abbiamo le carte in regola per imbastire eventi simili, abbiamo deciso di riprovarci, iniziando a ragionarci dal giorno dopo il concerto di ottobre».
Covid permettendo, la data indicativa per l’evento è il maggio prossimo. La location sono le acque del golfo, magari davanti a piazza Unità: «Stiamo studiando la fattibilità di questa soluzione - spiega De Santis -. L’artista avrebbe una sua barca-palco, e il pubblico assisterebbe allo spettacolo da una piccola flotta disposta tutt’attorno».
I punti a favore, dice l’assessore, sono diversi: «Sarebbe un concerto Covid-free, senza assembramenti. Eviteremmo l’inquinamento acustico, facendolo lontano dalla costa. Ci risparmieremmo anche i costi onerosi dei palchi classici. Infine daremmo alla città uno spettacolo mai visto prima».
Inutile dirlo, per un evento così peculiare richiede un artista che regga la scena, anche se è troppo presto per fare dei nomi: «Vorrei qualcuno che possa portare con sé anche un messaggio sociale importante - dice De Santis -. La nostra domanda di partecipazione al bando è stata strutturata in modo da rispecchiare gli obiettivi dell’Agenda Onu2030».
Ambiente, commercio locale, alimentazione corretta, salute ed emancipazione femminile sono gli obiettivi che l’assessorato intende rendere “temi” del concerto attraverso una serie di gadget e iniziative. L’attenzione all’ambiente si tradurrà in raccolta differenziata: «Stiamo pensando anche a delle lunch box green in materiali riciclabili - dice De Santis -, nonché a una campagna verde con delle aziende leader nel settore della distribuzione delle bevande». Queste lunch box (banalmente il pacchetto per la cena) saranno realizzate con prodotti locali, «in modo da favorire le realtà del territorio», utilizzando «cibi di alta qualità per abituare le nuove generazioni alla giusta alimentazione».
Infine, conclude De Santis, «cercheremo di legare al concerto un tema forte come quello della prevenzione verso i tumori al seno o alla prostata, magari con un artista che sposi la causa, abbinandovi una raccolta di fondi».
Riproduzione riservata © Il Piccolo