Il Comune di Trieste rifà il look al Canal Grande

Al via l’intervento da 1,8 milioni che prevede la ripavimentazione e l’abbellimento delle sponde. Chiusura lavori nel 2016
Un'immagine del Canale di Ponterosso (Lasorte)
Un'immagine del Canale di Ponterosso (Lasorte)

TRIESTE Un nuovo impegno con vista sul 2016, per proseguire nell’operazione di complessiva riqualificazione della zona di Ponterosso e del Borgo Teresiano, già in atto con cantieri che ormai intravedono il traguardo. Il Comune ne lancia allora un altro, con il progetto di rifacimento delle sponde del Canale, dalle Rive sino a via San Spiridione. Operazione da un milione e 800mila euro abbondanti, forte di finanziamenti ministeriali arrivati da due distinte bocchette di erogazione (dal dicastero dell’Ambiente e da quello delle Infrastrutture e dei trasporti) e recuperati prima che divenissero definitivamente inutilizzabili.

Il Comune

L’annuncio arriva direttamente dal sindaco Roberto Cosolini, che ha sì il suo quotidiano daffare ma che inizia anche a sentire nell’aria l’invitante profumo delle elezioni amministrative (in calendario a Trieste la prossima primavera): «Andremo a intervenire, una volta chiusi i cantieri di piazza Ponterosso e di via Trento - spiega il primo cittadino -, lungo le sponde del Canale. Quella parte storica del centro verrà così resa ancora più bella: già oggi, non a caso, compare spesso nelle immagini che riguardano la nostra città. Per la ripavimentazione abbiamo chiesto all’Autorità portuale la possibilità di utilizzare i loro masegni custoditi in Porto vecchio». Già, perché l’intervento ai lati del Canale si articolerà appunto nella risistemazione della doppia passeggiata, inclusi i collegamenti di via Roma e di via Filzi/via San Spiridione, per la quale non basta la pietra storica in dotazione a palazzo Cheba, e inoltre nella posa di elementi di arredo urbano. Poi, intenzione dell’amministrazione comunale è anche di rimettere a nuovo il sistema dell’illuminazione, senza sostituire i pali attuali ma solo la tipologia di lampade in uso: si passerà insomma da quelle arancioni alle bianche come già in piazza Unità, piazza Verdi o via Torino per fare alcuni esempi.

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Le Rive di Trieste in una suggestiva foto di archivio

La riunione E proprio ieri in municipio, Cosolini e gli assessori Andrea Dapretto ed Elena Marchigiani hanno incontrato il segretario generale del Porto Mario Sommariva e il responsabile della Direzione tecnica dell’Apt Eric Marcone. Incassata una prima disponibilità di massima dall’Authority all’impiego del masegno giacente in Porto vecchio, il Comune ha trovato terreno fertile anche per ragionare assieme sul restyling delle Rive da 4,3 milioni di euro (nella parte di pertinenza del demanio marittimo, da Ponterosso alla Sacchetta) che la stessa Autorità portuale ha programmato e per la cui progettazione ha attivato un bando pubblico. Sarà alla fine un percorso “partecipato” fra i due enti, con l’obiettivo di coordinare le rispettive diverse necessità e tenendo presente come il tratto a mare sia a tutti gli effetti parte integrante della città.

L’iter per il Canale Ritornando invece alla risistemazione delle sponde del Canale di Ponterosso, Cosolini traccia tappe e tempi: «Sono in corso le ultime verifiche così da poter effettuare la gara d’appalto entro la fine dell’anno, in modo da realizzare l’opera nel 2016. Daremo in questa maniera valore a tutta l’area, incluso palazzo Carciotti, contribuendo alla trasformazione del Borgo Teresiano. La pavimentazione sarà realizzata nella pietra originaria storica ed è un peccato che - l’attacco finale a chi gestiva il Comune prima della sua giunta - negli anni scorsi si fosse completamente persa la sensibilità per la valorizzazione del masegno».

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Operai al lavoro in viale XX Settembre (Lasorte)

I lotti A entrare tecnicamente nei dettagli della partita è l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Dapretto: «Il lavoro verrà organizzato in due lotti. Il che è una necessità in virtù del fatto che le fonti di finanziamento sono due distinte, il Ministero dell’Ambiente e quello delle Infrastrutture». Il primo step, da un milione e 116.181,53 euro, interesserà «l’intera via Bellini - aggiunge Dapretto - e via Rossini dalle Rive fino a via Trento. Abbiamo chiesto noi a Roma di poter girare quella cifra su tale intervento, perché i soldi assegnati all’epoca erano ancora legati al progetto del tubone sottomarino che avrebbe dovuto portare dal Porto vecchio al Porto nuovo... La rendicontazione - rileva ancora - va completata entro il 20 maggio 2017. Ciò significa che il cantiere si articolerà nel 2016». Il progetto esecutivo per il primo lotto è pronto, va approvato con determina dirigenziale e di seguito la gara può essere esperita: si prospettano lavori per 240 giorni. La parte successiva e conclusiva (per la quale ci sono già, proprio come per la prima, i pareri positivi della Soprintendenza) abbraccerà «via Rossini da via Trento a via San Spiridione - riparte Dapretto - e i due attraversamenti di via Filzi/via San Spiridione e via Roma, compresi gli elementi di arredo urbano. Il progetto è ultimato, deve essere reso ora esecutivo. Anche in questo caso abbiamo dei soldi residui, dal cantiere di piazza della Borsa: 705mila euro». La cifra totale arriva dunque a un milione e 821.181,53 euro.

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