Il Comune di Trieste “mappa” gli incidenti: è via Crispi la regina dei sinistri

TRIESTE Ci sono 61 sfumature di pericolo stradale che consigliano autisti, pedoni, ciclisti, motociclisti e viandanti a vario titolo a un supplemento di prudenza. I 61 “warning” sono stati individuati dallo studio, che fa riferimento al quinquennio 2012-16, intitolato “Analisi sull’incidentalità degli assi viari”.
ECCO LA MAPPA DELLE 10 STRADE CON IL MAGGIOR RISCHIO DI INCIDENTI
Il lavoro, che è stato condotto dal servizio comunale diretto dall’ingegner Giulio Bernetti, consentirà all’assessorato all’Urbanistica di varare nei prossimi mesi un Piano della sicurezza stradale.
I 61 punti critici sono emersi al termine di un’analisi che è stata effettuata intrecciando un voluminoso reperto documentario che spazia dai verbali delle diverse polizie fino alle segnalazioni giunte dalle circoscrizioni. Si tratta di un lavoro che ha portato a dei risultati che hanno stupito gli stessi tecnici che lo hanno elaborato.
Gli esiti sono in effetti sorprendenti. Avanti col primo quiz: qual è la via triestina con il più elevato tasso di incidentalità? Via Crispi. Difficile da indovinare, difficile anche pensare che lo stretto senso unico, che s’inerpica da via Carducci fino al Politeama Rossetti, sia un costante agguato alla sicurezza stradale.
E come si evince la pericolosità della via dedicata allo statista siciliano? Lo staff di Bernetti ha sommato il numero di incidenti accaduti nel quinquennio (56) e lo ha messo in relazione con il traffico giornaliero medio (tgm).
I 56 incidenti di via Crispi, in soldoni, “pesano” molto più dei 416 sinistri che nel quinquennio preso in considerazione si sono verificati in viale Miramare, strada che si è posizionata al quarto posto di questa speciale graduatoria. Questo perché il transito veicolare che interessa l’arteria che collega la stazione ferroviaria al castello asburgico, con 28.200 transiti giornalieri, è notevolmente più intenso rispetto al traffico che impegna via Crispi (2.500 transiti al dì).
Dal rapporto stilato da Bernetti emerge quindi che via Crispi manifesta un’alta incidentalità alimentata dai numerosi incroci (via del Toro, via Nordio, via Timeus, via Paduina, via Brunner, via Gatteri, via Rossetti) e il rischio medio così calcolato suggerisce il punteggio di 1,23 (numero di incidenti ogni 100mila transiti): il più elevato tra le vie triestine monitorate.
Tenendo conto che non vi è per forza un nesso tra l’intensità del traffico e la “patologia” incidentale, trova spiegazione la composizione del poco lusinghiero podio che, al secondo e terzo posto nella graduatoria “warning”, vede rispettivamente via Cadorna e via Settefontane. Via Cadorna vanta una percorrenza veicolare piuttosto contenuta (3210/giorno) e un numero di incidenti che nel quinquennio in analisi ha raggiunto quota 63, con un rischio medio di 1,08. Ragionamento analogo per via Settefontane: 3370 “tgm” con 59 incidenti e un rischio medio che dà come parametro lo 0,96. Cadorna e Settefontane attraversano numerosi incroci: alle precedenze l’attenzione talvolta scema e le conseguenze - soprattutto se ci sono in ballo le due ruote - possono essere anche gravi.
La top ten delle strade da affrontare con discernimento, dopo il già annunciato quarto posto di viale Miramare, prosegue con il quinto posto di via Valmaura, seguita da via Rossetti, da via San Francesco, da via Parini, da via Conti e da via Revoltella. Il dossier, dunque, raccoglie un’ampia casistica nell’area tra via Carducci, Barriera Vecchia e via Rossetti.
Ma quali sono le vie meno afflitte da problemi legati alla sicurezza stradale?
La capolista positiva, ovvero l’ultima nella graduatoria di pericolosità, è via Ghega, caratterizzata da un altissimo numero di passaggi (23650) ma, per fortuna, da pochi sinistri (46 in cinque anni). Più o meno per le stesse ragioni, sono percorribili (o attraversabili) con minore affanno riva Sauro, Rotonda del boschetto, via Battisti, San Giacomo, strada per Basovizza, strada nuova per Opicina, riva Ottaviano Augusto, viale dell’Ippodromo e corso Italia.
«Questa graduatoria, che ci permetterà di stilare per la prima volta un Piano della sicurezza stradale per questo territorio, non è ancora operativa - spiega l’assessore Luisa Polli - . Condivideremo l’elenco con l’intero Consiglio comunale al rientro dalle ferie, prima di licenziarlo in giunta. Dopodichè individueremo gli interventi necessari per rendere maggiormente sicure le vie interessate. Per fare questo cercheremo di effettuare un’analisi qualitativa della situazione, cercando di capire, anche attraverso i verbali delle forse di polizia che sono intervenute in seguito ai sinistri, quali sono i motivi ricorrenti che causano tali incidenti».
Nel frattempo alcuni interventi sul fronte della sicurezza stradale, richiesti con insistenza negli anni precedenti dai parlamentini rionali, sono già diventati esecutivi e sono ormai prossimi alle necessarie gar d’appalto: si tratta di attraversamenti, con annesse isole pedonali, che verranno predisposti in via Locchi, via Flavia e viale Miramare, in punti dove in passato si sono verificati degli investimenti.
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