Il Comune di Gorizia rafforza la municipale: arriva il Daspo urbano, vietati i bivacchi

La commissione ha ultimato la bozza del nuovo Regolamento che, a breve, sarà sottoposto al voto del Consiglio comunale
Bumbaca Gorizia 01_08_2018 Viadotto sopralluogo bellan e Muzzati © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 01_08_2018 Viadotto sopralluogo bellan e Muzzati © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA Introduzione del Daspo urbano. Norme assai più stringenti relativamente al decoro urbano e alla tutela del patrimonio pubblico. Stop a qualsiasi tipo di bivacco. E divieto assoluto, tanto per citare un caso, di «arrampicarsi sui monumenti», così da stroncare la pessima abitudine di qualcuno di utilizzare il luogo-simbolo del parco della Rimembranza come una panchina o, ancor peggio, come un letto. E molto altro ancora: dagli atti contrari alla nettezza del suolo pubblico alla disciplina di processioni o manifestazioni che prevedano cortei di persone o veicoli.

Queste, in soldoni, le novità del nuovo “Regolamento di Polizia urbana”, la cui bozza (redatta dalla commissione retta dal consigliere comunale Sergio Cosma) approderà presto in Consiglio comunale. Una novità attesa, anche e soprattutto dalla Prefettura, considerato che la vecchia regolamentazione risaliva addirittura al 1928 e, ormai, era poco se non per nulla aderente alle necessità odierne.

«Passatemi il termine: sino ad oggi, la Polizia locale aveva le “armi” spuntate, considerato che il regolamento era a dir poco obsoleto. Ho lasciato mano libera nella redazione del nuovo documento - spiega il vicesindaco e assessore comunale alla Sicurezza, Stefano Ceretta -. Resta ancora da definire il raggio d’azione del divieto di occupazione e stazionamento a cui conseguono l’ordine di allontanamento e il divieto di accesso, in una parola il “Daspo urbano”. Io vorrei fosse esteso a tutto il territorio comunale, mentre qualcuno propone di renderlo vigente, ad esempio, solo nell’area della stazione ferroviaria o nei parchi cittadini. La città è piccola e credo sia più logico allargare l’eventuale provvedimento a tutto il territorio comunale».

Per chi non lo sapesse ancora, il Daspo urbano «è una sorta di foglia di via - annota Ceretta - nei confronti di chi non rispetta le regole di vita civile, spaccia, danneggia beni pubblici ma saranno colpiti anche coloro che danno vita a risse o schiamazzi. D’ora in avanti, le proposte di allontanamento le potrannno formulare anche i vigili urbani: cosa, oggi, impossibile, considerata la vetustà del regolamento. Potremo, in altre parole, dire quali sono le persone non gradite sul territorio comunale. Fisicamente, sarà il questore ad emanare il provvedimento».

Il Comune è perfettamente consapevole dell’importanza della nuova regolamentazione che «ci permetterà di avere uno strumento snello e, finalmente, efficace», continua il vicesindaco. Che scandisce anche la tempistica per renderlo finalmente vigente e operativo. «Ho sempre detto che a settembre il documento sarebbe approdato all’attenzione e al voto del Consiglio comunale. In realtà, non so ce la faremo perché ci sono tante delibere da approvare. Comunque, è nostra ferma intenzione riuscire a rendere operativo il regolamento entro l’anno. Perché è urgente e perché a chiedercelo è stato anche il prefetto Marchesiello». Il regolamento, infatti, servirà anche a disciplinare meglio i rapporti con le altre forze dell’ordine in maniera tale da poter rendere un servizio migliore al cittadino.

La commissione consiliare ha fatto un lavoro certosino e accurato nell’elaborazione della bozza che - si legge nella documentazione - «detta norme, autonome o integrative di disposizioni generali o speciali, in materia di disciplina del suolo e del patrimonio pubblico; decoro e salubrità del centro abitato; quiete pubblica; allietamento, trattenimento, pubblico spettacolo negli esercizi pubblici; convivenza civile e vivibilità; sicurezza». —


 

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