Il Comune di Cormons cede per un euro 5 chiese

CORMONS. Il Comune cederà gratuitamente le cinque chiese di sua proprietà alla parrocchia. L'accordo è stato raggiunto ieri mattina in una riunione a Palazzo Locatelli che ha visto seduti attorno a un tavolo il sindaco Luciano Patat, il vicesindaco Alessandro Pesaola, l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Nardin, il parroco monsignor Paolo Nutarelli e dirigenti dell'Ufficio tecnico. Saranno cedute a titolo definitivo San Leopoldo (Frati) a Cormons, la parrocchiale San Lorenzo di Brazzano, San Giorgio e San Rocco sempre a Brazzano e la chiesa di Santo Stefano di Giassico. Prima della cessione l’amministrazione comunale provvederà a compiere gli interventi di manutenzione e riqualificazione nelle due chiese attualmente inagibili: San Leopoldo e San Giorgio.
«Abbiamo messo a disposizione per questi due interventi 40mila euro dal bilancio comunale - sottolinea l'assessore Nardin -; ci sembra giusto sia consegnare le chiese in una condizione accettabile, sia darle a titolo gratuito: non è corretto lucrare sulla fede di una comunità. Simbolicamente le cinque chiese saranno cedute a un euro l'una: a costare saranno solamente i necessari atti notarili che dovranno essere svolti seguendo precisi iter burocratici. Ma non dovrebbero costare più di un paio di migliaia di euro in tutto».
Ora partiranno le necessarie domande: prima di sbloccare la situazione infatti Comune e parrocchia dovranno chiedere il via libera per l'operazione rispettivamente alla Sovrintendenza alle belle arti e alla Diocesi. «È la prassi in questi casi - evidenzia Nardin - perché sulle chiese di proprietà comunale c'è da sempre un diritto di prelazione da parte delle Belle Arti, che solitamente però non viene mai esercitato: se non ci saranno intoppi sarà quindi dato il via libera, così come la parrocchia spera di ottenere l'ok della Diocesi». Soddisfazione è stata espressa anche dal parroco monsignor Nutarelli: «Da tempo era nostro desiderio far diventare di proprietà delle parrocchie di Cormons e Brazzano tutte le strutture presenti sul territorio - spiega - ora finalmente dovremmo riuscire a portare a compimento questo sogno». Chiosa Nardin: «Il vantaggio è di tutti: noi ci libereremo di strutture comunque onerose da mantenere e gestire, cedendole gratuitamente alla parrocchia che avrà molti meno vincoli burocratici rispetto a noi nella richiesta di contributi per la loro futura messa in sicurezza e riqualificazione».
La chiesa di San Leopoldo venne eretta nella prima metà del ’700 dai Domenicani e venne confiscata da Napoleone nei primi anni dell’Ottocento e ceduta al Comune. Le altre quattro chiese del comprensorio di Brazzano appartenevano alle Confraternite, che nel 1785 vennero soppresse dall’imperatore d’Austria Giuseppe II e tutti i beni, comprese le chiese, incamerati dal Comune. Gli edifici sacri, comunque, continuarono a essere officiati grazie ai comodati d’uso intercorsi tra il Comune e le parrocchie. Sono edifici che, oltre ad appartenere alla storia delle comunità, hanno una loro importanza sotto il profilo artistico contenendo delle pregevoli opere d’arte.
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