Il Comune aspetta investitori per via Flavia “commerciale”
C’è tempo fino a sabato 15 giugno per spedire in Comune una manifestazione d’interesse relativa alla variante urbanistica, che riguarderà gli insediamenti commerciali di media-grande taglia nell’area di via Flavia. L’avviso è firmato dalla dirigente del Commercio municipale, Francesca Dambrosi, ed è correlato all’ultima delibera portata dall’assessore Lorenzo Giorgi come titolare della delega, prima che l’esponente forzista la “scambiasse” con la gestione degli impianti sportivi (forse più attrattiva ...).
L’iniziativa comunale si spiega con il redigendo Piano del commercio. La civica amministrazione vuole capire l’entità degli interessi, nel campo della distribuzione, riguardo una zona urbana, l’asse di via Flavia, dove «si è manifestato - riporta la delibera - nel corso degli ultimi anni un crescente interesse ad intervenire da parte dei privati aventi titolarità per progetti di contenuto commerciale al dettaglio di medie e grandi dimensioni».
Per intenderci, il nuovo Piano classifica le grandi strutture oltre i 1500 metri quadrati e le medie tra i 400 e i 1500 metri quadrati. L’attenzione del Comune, in realtà, non si limita alla programmazione commerciale, ma riguarda più ampiamente la pianificazione urbanistica in termini di riutilizzo e riqualificazione del territorio, di adeguamento dei servizi “a rete”, di miglioramento della mobilità urbana.
Alla luce di proposte, richieste, progetti degli operatori commerciali tesi a insediarsi su un asse viario, che parte dallo stadio Grezar e arriva ad Aquilinia, il Comune mira a mappare quali possano essere gli ambiti di investimento più rilevanti. Per questo censisce le intenzioni dei «proprietari di aree - puntualizza l’articolo 2 dell’avviso allegato alla delibera - per le quali il Piano regolatore generale prevede destinazione commerciale».
Onde meglio evidenziare i limiti territoriali di questa esplorazione, lo stesso articolo 2 esplicita che le aree «potranno essere quelle insistenti direttamente su via Flavia, su piazzale Umberto Cagni o sulle vie d’accesso a via Flavia e piazzale Cagni». Non sfugge che una così generosa delimitazione coinvolge una rilevante porzione della zona industriale, visto che il lungo percorso di via Giovanni e Sebastiano Caboto origina dal piazzale dedicato al marinaio astigiano, che nel 1918 prese Pola. Non solo: l’articolo 2 recita ancora che «i soggetti titolari di aree localizzate su altre vie prossime a via Flavia, sia pur nondirettamente collegate ad essa, potranno a loro volta esprimere il proprio interesse motivando rispetto all’impatto potenziale prodotto dal proprio progetto».
Gli elaborati saranno sottoposti a una istruttoria tecnica affinchè si scelgano le proposte «effettivamente rispondenti ai criteri e agli obiettivi delineati». —
Magr.
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