Il complesso di via Sauro a Cormons sarà messo in sicurezza

A causa di un ricorso al Consiglio di Stato, l’Ater è ferma e non può trasformare gli stabili in alloggi popolari. Intanto, è costretta a mettere i “cerotti” per evitare che le tegole finiscano in testa a un passante
Di Francesco Fain
Cormons 2 Marzo 2013. Palazzo ex sede del catasto. Telefoto copyright Petrussi Foto Press
Cormons 2 Marzo 2013. Palazzo ex sede del catasto. Telefoto copyright Petrussi Foto Press

CORMONS. L’Ater farà la sua parte. Per evitare che un pezzo di cornicione o una tegola finiscano sulla testa di un passante, darà vita ad un intervento di “messa in sicurezza” del complesso di via Sauro, a Cormòns. È il minimo che si possa fare, visto che sino al prossimo anno non si potrà dare il via all’atteso intervento di riqualificazione e trasformazione in alloggi in popolari dell’ex pretura e dell’ex catasto. Ad annunciarlo la stessa Ater che risponde così alle sollecitazioni del sindaco cormonese Patat, il quale sulle colonne di questo giornale aveva lanciato l’sos («È una sconfitta per tutti. Quelle palazzine stanno andando in malora e dilungare ulteriormente i tempi di apertura del cantiere è una brutta botta. Non vorrei dover intervenire fra qualche settimana con qualche transenna per evitare la caduta di calcinacci sui marciapiedi»).

Definire tormentato quest’intervento rischia di essere riduttivo. I lavori, com’è noto, avrebbero dovuto prendere il via ad aprile ma sino a dicembre non si potrà piantare nemmeno una puntina in quel compendio. «Il Consiglio di Stato - ha spiegato nei giorni scorsi l’Ater - ha accolto la richiesta di sospensiva richiesta da una ditta ricorrente che aveva partecipato alla gara d’appalto. Siccome si esprimerà nel merito a dicembre, sino a quella data non potremo fare nulla: i lavori rimarranno inesorabilmente bloccati. È chiaro che ci auguriamo che la sentenza del Consiglio di Stato arrivi prima della fine dell’anno ma è solo una speranza».

Andiamo ancora più indietro. Una delle 107 imprese concorrenti aveva fatto ricorso al Tar contro l’aggiudicazione provvisoria dell’appalto alla ditta “Deon spa” di Belluno. Il Tribunale amministrativo regionale aveva rigettato il ricorso con sentenza del 20 febbraio, depositata il 27 febbraio, dichiarandolo «infondato» e confermando la correttezza delle procedure seguite dall’Ater. L’impresa, però, aveva successivamente deciso di impugnare la sentenza del Tar dinanzi al Consiglio di Stato. Gli edifici, oggetto di intervento di ristrutturazione edilizia, ubicati in via Nazario Sauro nel centro storico di Cormons, già proprietà dell’amministrazione comunale, vennero acquistati dall’Ater nell’ormai lontano 2006. Dopo vari ripensamenti in ordine alla loro eventuale destinazione a funzioni pubbliche ma non essendosi concretizzata alcuna diversa e alternativa possibilità, l’Ater - ha informato il Comune della necessità, anche in considerazione del notevole tempo trascorso, di procedere al recupero dell’immobile. Oggi stoppato.

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