Il compleanno di Maria Teresa sarà festeggiato ogni anno

Ogni 13 maggio Trieste celebrerà la sovrana. Via libera dal Consiglio comunale

Le sfilate in abiti d’epoca, i balli sulle note del valzer viennese, le carrozze trainate da cavalli di Lipizza. Le scene a cui triestini e turisti hanno assistito sabato scorso, giorno in cui ricorreva il trecentesimo anniversario della nascita di Maria Teresa d’Austria, sono destinate a riproporsi d’ora in poi con cadenza annuale. Il Consiglio comunale, infatti, ha istituito una nuova festività cittadina: il compleanno della monarca. Una decisione - arrivata al culmine di un periodo segnato da una sorta di “ubriacatura” di appuntamenti dedicati alla sovrana -, presa al termine di un confronto fiume, che ha occupato diverse ore in due distinte sedute. L’ultima, lunedì sera, ha toccato forse il momento più alto quando la consigliera Bassa Poropat di Insieme per Trieste ha preso la parola e l'assessore al Personale Michele Lobianco ha commentato «per fatto personale». L'ex presidente della Provincia, come noto, è omonima della sovrana asburgica.

Ritratto di Maria Teresa: la lezione di Mieli a Trieste (INTEGRALE)

L'anniversario. Ma partiamo dal dato politico. Il capogruppo della Lega Nord Paolo Polidori ha portato a casa il risultato. È stato il Carroccio, infatti, a proporre una mozione in cui si chiedeva di istituire una festa cittadina il 13 maggio, giorno in cui 300 anni fa nacque l'imperatrice.

Dopo il lunghissimo confronto, il testo è stato approvato (grazie all'astensione tattica di Forza Italia) con il voto favorevole di buona parte del consiglio. Canta vittoria Polidori: «È stato dato il giusto merito alla sovrana, che ha contribuito come nessun altro allo sviluppo commerciale ed urbanistico di Trieste, facendola diventare il primo porto dell'Impero austroungarico». Per il capogruppo la mozione aveva due filoni di lettura: «Quello più propriamente storico, nel quale, tra l'altro, tanti triestini si riconoscono; e quello turistico, attraverso il quale l'istituzione di questa giornata, se organizzata con i giusti crismi, avrà sicuramente un grande ritorno di turisti dai territori che furono dell'impero».

Dieci motivi per cui Trieste ama Maria Teresa d'Austria

II Canal Grande. È stata approvata anche una mozione del consigliere del Pd Giovanni Barbo (stavolta grazie al voto favorevole della Lega) che chiede di ridenominare il canale di Ponterosso “Canal Grande Maria Teresa” o, in alternativa, «di individuare, sentite le associazioni cittadine firmatarie dell'appello per attribuire il nome di Maria Teresa d'Austria al Canal Grande, un sito di pari importanza culturale e storica per l'intitolazione medesima». Una mossa che forse non piacerà al sindaco Roberto Dipiazza, che per qualche motivo non ne vuol proprio sapere di intitolare il Canale all’Asburgo, ma che gli lascia comunque la possibilità di trovare un'alternativa. Ad esempio “Piazza Unità d'Italia Maria Teresa d'Austria”.

Trieste: valzer, parate e carrozze per la “star” Maria Teresa
Foto BRUNI 13.05.17 Culture europee-cavalli lipizzani e balli dentro palazzo della Borsa

La discussione. Arrivare a cotanto risultato ha richiesto al Consiglio due sedute di mediazione. Inizialmente la mozione di Polidori conteneva degli aspetti che il capogruppo ha definito «da Lega 1.0», quella secessionista del Senatùr e non quella nazionalista di Salvini. Vi si diceva ad esempio che alla fine della Grande guerra Trieste fu occupata dalle forze italiane. Una posizione che non è piaciuta a molti, Fratelli d'Italia in testa. «Mi spaventa l'eterna nostalgia di questa città - ha affermato il capogruppo Claudio Giacomelli -. C'è chi rimpiange l'Austria, chi il fascismo, chi il Tlt, riusciamo ad essere nostalgici anche del sindaco precedente, passando da un mandato all'altro». Giacomelli ha ricordato che «diversi Paesi e anche i triestini hanno versato del sangue per uscire da diversi periodi per cui oggi si prova nostalgia, una nostalgia che trovo politicamente pericolosa. Di solito chi è nostalgico se ne sta tranquillo, si lamenta e si limita a rimpiangere i bei tempi andati». Anche il forzista Piero Camber ha preso di punta la questione: «Perché non ricordiamo allora i contributi architettonici che il fascismo ha dato a Trieste? La questura, l’università, il mercato coperto, il Miela. Gli esempi son tanti. Ma forse voler troppo incidere sui tempi passati ci fa male. Siamo usciti da un Primo maggio che ha fatto male a tutti. Nella mia famiglia ci sono due nonni, uno irredentista e l'altro austriacante, ma non è che devo per forza osannare l'uno o l'altro. È storia».

Intitolazione simbolica del Canal Grande a Maria Teresa per i 300 dalla nascita

Le votazioni. La partita interna al centrodestra sulla memoria storica cittadina si è protratta per una settimana. Prima nella seduta di lunedì scorso, che si è incagliata sulla mozione ed è stata chiusa proprio per impossibilità a proseguire. Poi con quella dell'altro ieri, mangiandosi comunque metà serata. A forza di mediazioni e limature, eliminando i passaggi più scomodi, il centrodestra è arrivato alla conclusione, di far approvare la mozione con l'astensione degli azzurri e il voto contrario (non determinante) di Fdi. L'opposizione, pur critica su diversi punti, ha votato a favore.

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