Il colosso belga dei posteggi acquisisce park San Giusto

TRIESTE Via del Teatro Romano concentra in questo periodo motivi di interesse economico e urbanistico inversamente proporzionali alla sua limitata lunghezza. Sommario: il Park San Giusto, al quale si accede dalla via in questione, cambia radicalmente l’assetto azionario con l’assunzione della maggioranza da parte di Interparking Italia; si aprono buone possibilità per l’utilizzo dell’ascensore interno al parcheggio onde salire/scendere dal Colle sovrastante; si progetta di “liberare” la carreggiata dai parcheggi, per trasferirli altrove e rendere così possibile la riqualificazione di una strada che oggi sembra un eterno cantiere. Le informazioni sono di provenienza municipale, tra l’ufficialità degli atti e l’ufficiosità delle intenzioni.
E cominciamo dagli atti. Il Comune, con una determina del direttore dei Lavori Pubblici Enrico Conte e previa una relazione presentata in giunta il 27 gennaio scorso, autorizza, nella qualità di concedente dell’infrastruttura di parcheggio, la cessione di quote azionarie di Park San Giusto a Interparking Italia. Questo gruppo, che già ora gestisce il Park, acquisisce le quote di Friulia (35%), di Riccesi (15,03%), di Celsa (15,03%), di Arm (4,2%). Il curatore fallimentare di Imprefond (15,03%) si riserva di aderire o meno all’operazione di vendita azionaria.
Quindi il nuovo socio di maggioranza, alla luce di questi trasferimenti, deterrà una partecipazione del 69,26 o dell’84,29% (a seconda delle decisioni prese riguardo Imprefond). Resterebbero dentro il perimetro societario Carena (15,03%), Ssm (0,33%), Acu (0,33%).
In sostanza, esce - come da previsione - il partner finanziario pubblico (Friulia) e si disimpegnano alcuni soci costruttori, il gerente operativo assume il controllo della “spa”. Ricordiamo che il Park “nasce” da una convenzione firmata nel febbraio del 2005, viene ultimato nel luglio 2015, è stato realizzato in base a un project financing pubblico-privato. L’ingresso di Interparking era già stato negoziato con un’intesa preliminare definita un anno fa: il via libera comunale suggella l’operazione.
La determina prende atto dei requisiti professionali ed economici della subentrante, che è sorta 60 anni fa in Belgio e che amministra parcheggi in molti Paesi europei e in importanti città italiane come Roma, Milano, Reggio Emilia, Mantova e nel Nordest a Venezia e a Padova. L’ingresso nella compagine societaria «apporta solidità economica e finanziaria ... per il prosieguo della concessione la cui scadenza ai sensi della convenzione è prevista per il 2046». I lavori non sono del tutto completati - argomenta la determina - in quanto restano da realizzare alcune opere «di mitigazione» che interessano l’ingresso al Park: un progetto è già stato vistato dalla Soprintendenza.
Fino a qua la carta canta, poi si entra nelle buone intenzioni da verificare. A principiare dall’utilizzo dell’ascensore su/giù da San Giusto, che Interparking è disposta a rendere fruibile alla cittadinanza e ai turisti: ma chiede un corrispettivo che sarà prossimamente quantificato all’attenzione del Comune.
La società concessionaria non gestisce solo il Park (734 posti, 388 a rotazione, 308 in vendita, 34 al Comune) ma anche 138 stalli in superficie diffusi nel centro. Lavori Pubblici e Urbanistica stanno pensando di rendere via del Teatro Romano qualcosa di più che un’area di sosta o di passaggio automobilistico. L’idea è ambiziosa: eliminare i parcheggi e spostarli in un altro sito - da valutare - ove si trovino disponibilità alternative. Il risultato sarebbe quello di valorizzare la salita verso Santa Maria Maggiore (e quindi verso San Giusto) e l’affaccio sullo stesso Teatro Romano. Anche l’assessorato alla Cultura vede con favore un’apertura di gioco di questo tipo, che consentirebbe la promozione di un’area di pregio sottostimata. La Soprintendenza - dicono in Comune - è stata avvisata.
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