Il Collio taglia del 20% la produzione del vino per alzare la qualità

Buzzinelli: «Una decisione presa per supportare i viticoltori in un momento difficile». Calo di vendite per la pandemia

CORMONS Il Collio è una zona viticola conosciuta in tutto il mondo per i vini bianchi minerali e longevi che in questa zona collinare, collocata fra le Alpi Giulie e il Mare Adriatico, acquisiscono caratteristiche territoriali di grande espressività. Per sostenere queste eccellenze della viticoltura in un momento tanto incerto come quello attuale, il Consorzio tutela vini Collio si è messo in ascolto delle necessità dei propri soci individuandone le esigenze in modo da poter intervenire a supporto del comparto vinicolo locale. E la decisione è stata di abbassare del 20% le rese della vendemmia 2020.

L’assemblea riunitasi nei giorni scorsi ha deliberato, infatti, con il 62 per cento dei voti a favore la riduzione di tutte le rese per i vitigni disciplinati dalla Doc Collio.

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Cormons 15 settembre 2019 Festa dell'uva ©Foto Petrussi


Una scelta nata «per sostenere queste eccellenze della viticoltura in un momento tanto incerto come quello attuale», come evidenziato in una nota firmata dallo stesso Consorzio. Pinot Bianco, Sauvignon, Friulano, Malvasia e Ribolla Gialla sono solo alcuni tra i vitigni protagonisti di questa operazione messa in atto dal Consorzio al fine di «tutelare - è la spiegazione che viene data - il posizionamento dei prodotti e salvaguardare il lavoro dei soci» .

A spiegare, maggiormente nel dettaglio, l’operazione è il presidente del Consorzio Collio David Buzzinelli. «Il compito del Consorzio – sottolinea – è quello di essere un organo di tutela del territorio, il nostro asset più importante. In un momento così delicato, l’ascolto dei soci è stato fondamentale per indirizzare le nostre scelte verso la soluzione di abbassare le rese».

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«Questa decisione - continua Buzzinelli - ha l’obiettivo di supportare i viticoltori in difficoltà a causa dell’evento pandemico causato dal Covid-19 che è ancora in corso e del conseguente calo delle vendite, mantenendo al contempo elevata la qualità dei nostri vini, riconosciuti in tutto il mondo per la loro eccellenza».

Il Consorzio di tutela vini Collio è nato nel 1964 per valorizzare le peculiarità vitivinicole di questo particolare territorio tra la Slovenia e l’Isonzo, e dal 1968 l’area vanta anche la Denominazione di Origine Controllata. Il Consorzio comprende in questo momento quasi trecento produttori tra viticoltori e imbottigliatori per complessivi 1500 ettari di vigneti coltivati in tutta la zona Doc Collio. –

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