Il Cipe beffa Trieste: zero euro per la piattaforma logistica
Cade ne vuoto per l'ennesima volta la speranza di avere i finanziamenti per la piattaforma logistica, promessi dal governo da oltre un anno e attesi invano da Trieste. Intanto allo scalo di Taranto vanno 218 milioni... Amara presa d'atto del presidente dell'Authority portuale Claudio Boniciolli, il Pd e la Sinistra maramaldeggiano: "Da Palazzo chigi al Comune son tutti di centrodestra. E questa è la considerazione che Roma ha di Trieste?"
Trieste, il Molo VII
TRIESTE
Un’altra riunione del Cipe e ancora zero euro per la Piattaforma logistica di Trieste, ma stavolta con un’ulteriore beffa: 218 milioni di euro sono stati stanziati a favore della Piastra di Taranto, il cui progetto in via preliminare era stato approvato dallo stesso Cipe proprio congiuntamente all’infrastruttura triestina.
"È l’ultimo insulto del governo al Friuli Venezia Giulia", è il giudizio espresso da Debora Serracchiani europarlamentare e segretario regionale del Pd. "Non c’è dubbio - sottolinea Serracchiani - che siamo di fronte a una precisa volontà di penalizzare la nostra regione. Ce lo dimostra il fatto che ancora nel 2009 le Piattaforme logistiche di Taranto e di Trieste stavano assieme tra le infrastrutture approvate dal Cipe e da finanziare: adesso a Taranto, nella regione governata da Vendola, vanno 218 milioni, mentre per noi, dove vige l’allineamento dei pianeti del centrodestra con il governo, non c’è niente".
"Ancora una volta si conferma la disattenzione del governo italiano nei confronti del porto di Trieste - accusa il presidente dell’Authority Claudio Boniciolli - si perde così una grande occasione per il rilancio di Trieste nella sua funzione di ponte verso il Centro-Est Europa, funzione che sia il ministro Altero Matteoli che l’amministratore delegato di Fs Mauro Moretti avevano esaltato e alle quali dovevano seguire impegni che non sono stati mantenuti".
Boniciolli ricorda che per poter partire subito con la gara, il Comitato portuale aveva già dato l’assenso per la sottoscrizione di un mutuo di 20 milioni sui 50 che all’incirca ne mancano. Sarebbe dunque stato sufficiente che il Cipe ne stanziasse una trentina. "Lo zero tondo stanziato - conclude Serracchiani - è invece un assist oggettivo che il governo Berlusconi fa al porto di Capodistria poiché non ci mette in condizione di competere con uno scalo su cui, al contrario, il governo sloveno investe molto e da molto tempo. L’isolamento infrastrutturale della nostra regione in queste condizioni è destinato a essere irreversibile".
"Trieste è stata lasciata nuovamente al palo da chi governa, anche se non governa più", il commento di Igor Kocijancic capogruppo della Sinistra-Arcobaleno in Consiglio regionale. Con le delibere approvate ieri si potranno aprire, secondo le dichiarazioni dello stesso Matteoli, cantieri di opere pubbliche per 21 miliardi. Tra le opere che sono state finanziate, anche il primo lotto, del valore di 500 milioni, del Terzo valico ferroviario dei Giovi sull’asse Alta velocità Genova-Milano che consentirà al capoluogo ligure di aprire i traffici del suo porto al Nord Europa con un’attenzione particolare alla nuova linea veloce del San Gottardo.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Video