Il cinema adotta Trieste: più di un set al giorno

A fine anno 450 giornate di riprese. Porto vecchio la location più gettonata. Crescono le ricadute economiche e la Regione assicura maggiori risorse
Le riprese de "Il ragazzo invisibile"
Le riprese de "Il ragazzo invisibile"

TRIESTE Non si tratta più di un’infatuazione passeggera. Fra il mondo del cinema e la città di Trieste sembra essere nato un amore maturo e duraturo grazie alla complicità della Friuli Venezia Giulia Film Commission.

La film commission regionale, solo nel 2016, ha messo a disposizione un milione e 200mila euro in favore delle diverse produzioni nazionali e internazionali che hanno puntato le proprie telecamere su questo angolo di Nordest. I risultati di questa attività di supporto in favore del cinema e della televisione, frutto di specifici finanziamenti regionali, non si sono fatti attendere, dal momento che alla fine del 2016 saranno oltre 500 le giornate di lavorazione effettuate sull’intero territorio regionale in soli dodici mesi. Più di un set al giorno, quindi. E la grande maggioranza di queste 500 giornate, circa il 90 per cento, quindi più o meno 450 giornate, ha visto, vede e vedrà protagonista il capoluogo regionale, divenuto in questi anni una vera e propria star del piccolo e del grande schermo.

 

Trieste diventa set da record

 

Trieste e tutto il restante territorio regionale hanno alcune carte molto importanti da giocarsi. Le produzioni cinematografiche, in un fazzoletto di terra di neanche 8mila metri quadrati di superficie, possono spaziare dal mare alla montagna, dalla laguna alle cavità carsiche, dalle città ai piccoli borghi. A Trieste, inoltre, viene riconosciuto il fascino di una città mediterranea che però conserva delle sfumature da città del Nord Europa. La sua architettura asburgica, affacciata sul mare, ha conquistato moltissimi registi di caratura internazionale.

 

Piazza Unità blindata per i ciak di Salvatores FOTO/VIDEO
Le riprese de "Il ragazzo invisibile 2" in piazza Unità (foto Bruni)

 

E poi c’è il Porto vecchio. «Gli spazi del vecchio scalo marittimo sono la location più gettonata di tutta la regione - conferma Federico Poillucci, presidente della Fvg Film Commission - . Rappresentano un non luogo e sono ideali per dare forma a una sceneggiatura cinematografica».

Nei prossimi mesi, quindi, prepariamoci a vedere spopolare Trieste sia in televisione che al cinema. Il palinsesto di RaiUno, nel 2017, prevede la messa in onda de “La porta rossa” (titolo originale “La verità di Anna”), una fiction poliziesca di dodici puntate che è stata girata in città dagli inizi di febbraio alla fine del mese di giugno. «Con 118 giornate di ripresa - sottolinea con orgoglio Poillucci - è il set più lungo che sia mai stato organizzato in regione». La fiction, nata dalla penna noir di Carlo Lucarelli e girata dal regista Carmine Elia, rappresenta un’importantissima vetrina per il capoluogo regionale.

 

Tutta triestina la nuova fiction firmata Lucarelli
Le riprese de "Il ragazzo invisibile" in Porto Vecchio

 

Quella del ritorno d’immagine, però, non è l’unica piacevole conseguenza di questa massiccia presenza di registi, attori e telecamere. «La ricaduta economica per il nostro territorio è enorme - continua Poillucci - . Solo le riprese del film di Gabriele Salvatores, per fare un esempio, lasceranno in città una cifra non inferiore al milione e 600mila euro, se si tiene conto di quanto speso per gli alberghi e per i diversi servizi utilizzati. Vi è poi il discorso occupazionale. Oltre alle numerose comparse impiegate in ogni pellicola, le diverse produzioni utilizzano di volta in volta circa venticinque maestranze locali».

La vocazione cinematografica, dunque, sta diventando una peculiarità locale. Trieste è diventata la città del primo supereroe italiano, il protagonista del “Ragazzo invisibile” di Salvatores.

 

Salvatores: «Nel film c’è l’anima forte di Trieste»

 

Se si considera che, per quanto riguarda i personaggi di fantasia, l’Uomo Ragno si muove fra i grattacieli di New York, i segnali di questo fermento artistico e culturale sono davvero confortanti. Il film di Salvatores, le cui riprese hanno preso il via il primo agosto, lascerà spazio alla pellicola di Costanza Quatriglio “Sembra mio figlio”.

Non mancheranno anche le produzioni dedicate agli spot pubblicitari di grandi marchi, specialmente del settore automobilistico, come avvenuto nel recente passato in occasione della presentazione di un nuovo modello Mercedes, sfrecciato a tutta velocità sopra l’asfalto della strada Costiera. «È nostra intenzione - assicura l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti - investire ancora più risorse in un settore che sta crescendo in maniera esponenziale. Abbiamo vinto una scommessa sulla quale siamo intenzionati a rilanciare».

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