Il chirurgo Ugo Rosenholz pioniere dell’agopuntura si è spento a 98 anni
Aveva lavorato fino alla tarda età al Sanatorio Triestino
È morto all’età di 98 anni Ugo Rosenholz, noto medico chirurgo e agopuntore. Aveva lavorato fino alla tarda età al Sanatorio Triestino, dove accoglieva ancora i propri pazienti anche dopo i 90 anni.
Appassionato lettore e interessato in particolare agli argomenti filosofici, Rosenholz non si era accontentato della laurea in Medicina e delle successive tre specializzazioni, ma aveva ottenuto anche una laurea in filosofia nel 1986.
Si era laureato in Medicina e chirurgia all’Università di Milano nel 1952, specializzandosi poi in Ortopedia nel 1959 sempre a Milano, in Chirurgia nel 1964 a Pavia e in Clinica chirurgica pediatrica nel 1971 a Trieste. Il dottore era animato da uno spirito curioso, che lo ha portato a viaggiare in Italia e all’estero, prima di stabilirsi nella sua città natale.
La carriera di medico è variegata. Gli inizi sono all’Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Milano e all’Ospedale di Como, dove Rosenholz operò al Pronto soccorso e nel reparto di Ortopedia. Dal 1959 al 1962 si trasferì in Svizzera, a Locarno, come aiuto chirurgo, per tornare poi a Trieste, come aiuto chirurgo pediatra al Burlo dal 1963 al 1974. Passò quindi al Sanatorio, nel 1974, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile per la Chirurgia infantile.
L’interesse per l’agopuntura si sviluppa negli Settanta. «Dopo 40 anni come chirurgo – spiegava il medico in un’intervista al Piccolo in occasione dei 90 anni – le mie mani non erano quelle di prima, così ho deciso di dedicarmi con maggior attenzione all’agopuntura, che praticavo da tempo. La medicina cinese ha un grande fascino, oltre a produrre risultati concreti, e mi ha portato anche ad approfondirne la storia. Credo molto nei benefici che dona alle persone e continuo ogni giorno il mio lavoro con grande convinzione». —
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