Il centrodestra sfratta la Casa delle Culture di Trieste

Decisa la chiusura della storica sede dei “disobbedienti” nel rione di Ponziana. La scelta dei nuovi inquilini spetterà alla giunta. Esulta la Lega. Critiche dal Pd
La Casa delle culture in via Orlandini
La Casa delle culture in via Orlandini

TRIESTE L'associazione Ya Basta, che gestisce da oltre 15 anni la Casa delle Culture di via Orlandini, dovrà prepararsi presto allo sgombero. Ieri infatti con una mozione firmata dai consiglieri della Lega Nord e approvata in quarta commissione, è stato deciso che i locali di via Orlandini, concessi temporaneamente in comodato d'uso all'associazione dalla precedente giunta, dovranno essere riassegnati in tempi brevi ad un’associazione meritevole che operi sul territorio. Non è dato sapere ancora come si svolgerà la procedura d'assegnazione, che potrebbe avvenire per bando o direttamente: lo deciderà la giunta.

 

Bufera sulla Casa delle culture “in regalo”
Lasorte Trieste 21/05/16 - Largo Bonifacio, Conferenza Stampa Everest Bertoli

 

Lo sfratto di Casa delle Culture dagli spazi di via Orlandini era nell'aria da tempo, fin dall'insediamento dell’amministrazione Dipiazza. Il vicecapogruppo della Lega Nord e consigliere comunale Fabio Tuiach ne aveva fatto una questione personale, dichiarando in più occasioni con toni roboanti che «la casa delle zecche» andava chiusa. Lo scorso ottobre aveva anche presentato una mozione a questo proposito, che poi aveva ritirato, anche su consiglio dei suoi, in attesa di perfezionarla. «Mi hanno consigliato di passare in Comune per togliere la mia mozione contro la casa delle zecche! - aveva scritto per l'occasione su Facebook -. Non mi piace subire le prepotenze della sinistra e sono deluso, ma sono certo che quel posto lo chiuderemo, magari con una mozione fatta meglio. Sono vent'anni che gli anarcofancazzisti abusivi fanno danni, ora basta. La politica ha bisogno dei suoi tempi, ma quel posto chiuderà».

E i tempi evidentemente oggi sono maturi: la Lega ha fatto quadrato, depositando questa nuova mozione a firma collettiva. Dopo questa prima approvazione la discussione passerà in Consiglio comunale, ma difficilmente ci saranno modifiche sostanziali a quanto deciso. Va sottolineato che l’immobile di via Orlandini 38 è di proprietà dell’Ater, che aveva delegato lo scorso febbraio l’amministrazione comunale ad individuare un’associazione di volontariato o di promozione sociale alla quale affidare in comodato d’uso gratuito il locale sfitto, come previsto dalla legge regionale 15 del 2014. Dopo una mozione del consigliere Pd Giovanni Barbo la giunta Cosolini, in data 3 giugno, poco prima delle elezioni comunali, aveva deliberato e formalizzato con un atto d'intesa l'assegnazione temporanea dei locali all'associazione Ya Basta.

 

«Non ci sentiamo dei parassiti»
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Ora con un'altra mozione, definita tecnica ma evidentemente politica, la situazione viene rimessa in discussione: «Si tratta di una questione tecnica - puntualizza il consigliere Polidori, firmatario della mozione -: l'assegnazione era temporanea ed ora la giunta stabilirà nuovi criteri, ma non escluderemo nessuno. Contiamo ora che l'associazione, come dichiarato nell'atto d'intesa, s'impegni davvero a liberare immediatamente i locali nel caso vengano assegnati ad un altro soggetto. Il nostro impegno è quello di stabilire in tempi brevi una procedura d'assegnazione».

«Un'assegnazione analoga a quella all'associazione Ya Basta! l'avevamo messa in atto lo scorso aprile anche per il Circolo Miani, con il locale di Via Valmaura 77 - sottolinea ancora l’esponente del gruppo dem -. Ma sugli spazi per le associazioni va fatto un ragionamento complessivo, mentre la mozione va semplicemente a colpire un soggetto che evidentemente la Lega non ritiene meritevole. Sia l’amministrazione precedente sia quella attuale hanno assegnato spazi ad altri soggetti con analogo atto d'intesa. Non sono affatto d'accordo con questo atteggiamento e invito l'assessore a procedere con il censimento complessivo di spazi e richieste, come da impegno contenuto nella mozione di cui ero primo firmatario».

«Il grosso problema - spiega l'assessore Lorenzo Giorgi - è che, al di là di caso specifico, non abbiamo sedi sufficienti per coprire tutte le domande delle associazioni. Abbiamo fatto un'altra assegnazione provvisoria pochi giorni per un magazzino in via Orlandini al Circolo Miani. Ma dovrebbe essere l'Ater a fare un bando a questo proposito. Quando però l'abbiamo interpellato - prosegue Giorgi - il direttore Antonio Ius, che non abbiamo di certo nominato noi, si è dichiarato contrario alla filosofia di questa legge regionale, che comporterebbe minori entrate per l'Ater. Così ha demandato al Comune la decisione sui soggetti assegnatari, specificando comunque che le richieste andranno fatte di volta in volta su situazioni specifiche».

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