Il centrodestra "cancella" lo striscione per Regeni

Mozione dei gruppi di maggioranza per rimuovere il cartellone dal Municipio «È lì da troppo tempo. C’è il rischio assuefazione». Opposizioni sulle barricate. Un tweet eloquente della mamma di Giulio. Serracchiani: "Il Comune faccia la sua parte"
Lo striscione per Giulio Regeni in piazza Unità (Lasorte)
Lo striscione per Giulio Regeni in piazza Unità (Lasorte)

TRIESTE Basta verità per Giulio Regeni. Dovrebbe approdare in Consiglio comunale la prossima settimana la mozione urgente, firmata dai quattro gruppi del centrodestra, presentata ieri nella conferenza dei capigruppo: un testo intitolato “Regolamentazione dell'affissione di striscioni sulla facciata del Palazzo comunale”, in cui si invita a rimuovere lo striscione attualmente presente. Quello che chiede all'Egitto di chiarire le dinamiche della morte del giovane di Fiumicello.

La vicenda ha innescato un’intensa polemica politica dentro e fuori dal web. Il caso è diventato pubblico quando, nel mezzo della riunione, il capogruppo del M5S Paolo Menis ha pubblicato sui social network un’immagine della proposta.

La mozione inizia dicendo che sarebbe «opportuno» dare una «tempistica contenuta» alla presenza di striscioni sulla facciata del municipio. Prosegue poi sottolineando che è giusto che il Comune presti attenzione a vicende del genere, ma rileva che lo striscione dedicato ai due fanti di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone è rimasto appeso da giugno ad agosto 2012, mentre quello attuale è lì da febbraio. I consiglieri scrivono poi di un potenziale rischio di «assuefazione» derivante dall’esposizione prolungata. La mozione si conclude invitando il sindaco alla «rimozione» dello striscione, specificando che un banner con la medesima scritta (mai citata nella mozione) venga posto sul sito del Comune. Firmatari: Piero Camber (Fi), Claudio Giacomelli (Fdi), Paolo Polidori (Lega) e Vincenzo Rescigno (Lista Dipiazza).

 

La mozione del centrodestra
La mozione del centrodestra

 

Arrivata in conferenza capigruppo, la richiesta ha suscitato subito le perplessità dell'opposizione. In particolare del capogruppo M5S: «Ho fatto notare che la mozione si intitola “regolamentazione” ma poi chiede solo una “rimozione” - spiega Menis -. Inoltre politicizza contrapponendoli due eventi gravi come quello dei marò da una parte e di Regeni dall'altra. Infine è una questione decisamente non urgente».

 

Lo sdegno della madre di Giulio e la rabbia di Amnesty
Paola Regeni

 

Alla fine di un confronto molto acceso i firmatari hanno deciso di non ritirare la mozione, come chiesto dall'opposizione, e di portarla in aula con urgenza. Scelta sancita dal voto di maggioranza. Commenta Camber: «Noi eravamo pronti a tenere la mozione nel cassetto ma hanno voluto metterla sul piano ideologico, scelta che non c'entra un cavolo, e allora l'abbiamo votata».

Aggiunge poi: «Il problema che noi poniamo è meramente pratico: fino a quando sta appeso uno striscione? Il caso politico nasce soltanto perché nel frattempo è cambiata l'amministrazione. Quando Cosolini ha messo e poi tolto i marò, nessuno ha avuto da ridire. Noi eravamo disponibili ad attendere, ma Menis ha voluto buttarla in caciara sul web, e a quel punto l'abbiamo approvata». Su Fb anche il leghista Polidori difende il testo: «Stavamo discutendo sulle tempistiche di tutti gli striscioni, chiedendo anche che le opposizioni indicassero una data, in pieno spirito collaborativo».

Giacomelli rileva invece come sulla Regione non ci sia uno striscione analogo. Anche Rescigno si dice «dispiaciuto». “Sottile” il consigliere Fabio Tuiach: «Abbiamo la piazza più bella del mondo e vi sembra giusto che un turista faccia una foto e si deve trovare uno striscione a deturpare la nostra piazza?».

Prende le distanze invece il forzista Bruno Marini: «Una mozione inutile, sono perplesso. Lo striscione non servirà a riportare in vita il povero Regeni, ma la domanda di verità è tuttora attuale e non disturba nessuno. Iniziative simili servono solo a scatenare polemiche e a dare alla giunta e alla maggioranza di centrodestra un'immagine estremista che non devono avere».

Così invece la capogruppo del Pd Fabiana Martini: «Si può anche concordare sul fatto che qualunque striscione non può restare in eterno. Ma di certo ora non è il momento per togliere quello dedicato a Regeni, tanto più che non c'è alcuna “assuefazione”: quand'è stato tolto per il set di Salvatores, nei giorni scorsi, la reazione della gente è stata immediata». «Noi crediamo sia necessario continuare a chiedere verità e giustizia per Giulio - aggiunge Antonella Grim -. Il centrodestra va invece nella direzione contraria». Per Maria Teresa Bassa Poropat «era opportuno ritirare la mozione, così si rischiano polemiche spiacevoli. Una scelta simile dovrebbe essere competenza del sindaco».

Sul caso è intervenuta anche la governatrice Debora Serracchiani con un tweet:

 

 

Nel tweet qui sotto l'eloquente reazione di Paola Deffendi, la mamma di Giulio Regeni:

 

 

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