Il centro di Gradisca lordato dai vandali
GRADISCA. Una mano anonima armata di olio – verosimilmente alimentare – imbratta l’intero centro storico di Gradisca. Risveglio-choc, ieri mattina, per la cittadina della Fortezza. E adesso, è proprio il caso di dirlo, è “caccia all’untore” che con capillare follia se l’è presa lordando tutto ciò che gli capitasse a tiro nel “salottino” pedonale: non solo la delicata pietra arenaria già al centro di polemiche per il suo essere estremamente delicata e vulnerabile alle intemperie, all’usura del tempo e al passaggio (non consentito) delle automobili. Ma anche marciapiedi, banche, vetrine dei negozi, l’ufficio postale, portoni, androni e porticati di abitazioni private. E persino luoghi significativi per la città come la piazzetta del Comune, il Leone di San Marco e piazza Unità, il portone e il piazzale del Duomo, la canonica. Ragazzata? Atto vandalico? Il gesto di uno squilibrato? Tutte le risposte al momento sono aperte.
L’unica certezza è che questa persona abbia agito da sola. E che verosimilmente non si tratti di un ragazzino, ma di una persona adulta. Nessuna delle arterie del centro storico è stata risparmiata dalla furia dell’anonimo vandalo: via Ciotti, via Bergamas – le due vie pavimentate con la costosa arenaria – ma anche quelle aperte al traffico come via Dante Alighieri, via della Campagnola e via Battisti, nota ai gradiscani come “via Lunga”. Senza contare una puntata al condominio Postir, sede dell’Ufficio postale ed altre attività.
A fungere da denominatore comune quelle chiazze d’olio chiaro, quasi inodore, cosparso in maniera regolare, uniforme – certamente con l’utilizzo di molteplici bottiglie – praticamente ovunque. Un olio probabilmente di uso alimentare, come dimostrerebbe il fatto che molte ore dopo in alcuni punti le macchie avevano attratto nugoli di formiche. I danni potrebbero essere ingenti, sia per la cosa pubblica che per i privati che li hanno subiti. Perizie saranno effettuate anche nelle prossime ore, quando si comprenderà se le macchie siano lavabili o si renderanno necessari prodotti speciali, come potrebbe essere per la pavimentazione del centro storico. Ieri numerosi negozianti hanno provveduto a ripulire le zone interessate, mentre gli operai comunali hanno cosparso di un prodotto speciale le macchie nelle zone pubbliche. Ma potrebbe non essere sufficiente.
E se il “movente” risulta incomprensibile, si va anche alla ricerca dell’”arma del delitto”: perlustrato da cima a fondo anche un camion della raccolta rifiuti alla ricerca di qualche indizio. L’episodio si sarebbe verificato venerdi sera poco dopo le 19. 30. Ed il fatto inquietante è che pare essersi verificato sotto gli occhi di tutti. Un orario decisamente insolito per un atto vandalico simile. Non di notte, non con un centro storico ormai addormentato e deserto: i negozi stavano ancora abbassando le serrande e via Ciotti, in particolare, dimostrava ancora segni di vitalità. Non a caso l’identità dell’anonimo untore, ne è certa il sindaco di Gradisca Linda Tomasinsig, non resterà nascosta ancora a lungo. Pare che qualche negoziante e qualche passante abbia notato qualcosa di strano, ma quel liquido cosparso in via Ciotti inizialmente è parso acqua ai più. Il resto lo faranno le telecamere di videosorveglianza, sia quelle collocate in centro (ve ne sono due) che quelle private di alcune attività del salottino pedonale.
Le immagini sono state visionate ieri, fotogramma per fotogramma, dal vicesindaco Enzo Boscarol assieme agli agenti di Polizia Locale – titolare dell’indagine è la comandante Nadia Piccolo– e non v’è dubbio che saranno consultate anche dai carabinieri della Compagnia di Gradisca una volta che l’amministrazione avrà deciso come muoversi. A ieri pomeriggio infatti l’esecutivo guidato da Linda Tomasinsig aveva deciso di non sporgere ancora denuncia contro ignoti proprio perché inquirenti ed amministratori sono convinti che il cerchio stia per chiudersi attorno all’autore dello strano gesto.
Riproduzione riservata © Il Piccolo