Il centro dei rifiuti ingombranti apre ma solo su appuntamento

La consegna previa telefonata al numero verde e concordando orario e lista Lunedì disponibili, dopo Ronchi, le strutture di Monfalcone, Staranzano e Moraro
Bonaventura Monfalcone-03.07.2018 Centro raccolta rifiuti-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-03.07.2018 Centro raccolta rifiuti-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Tiziana Carpinelli

Un nuovo record di massicce deportazioni di rifiuti dalle case ai centri di smaltimento è stato toccato in questo periodo di passione, di lotta dura (con paura) allo sciagurato Covid-19: 100 asporti a domicilio al giorno solo per il verde e punte analoghe, taluni giorni, pure per gli ingombranti, che mediamente si assestano sull’ottantina di prelievi quotidiani. È l’altra faccia del coronavirus, un effetto collaterale, se vogliamo: tu metti la collettività in confinamento domiciliare e il cittadino, che non riesce a starsene con le mani in mano, inizierà a potare la siepe a forma di perfetto cono gelato oppure a dedicarsi in monumentali pulizie di primavera in cantine e soffitte, per svuotarle. Il risultato? Tra le 800 e le 900 telefonate nei primi due giorni di inizio settimana al numero verde di Isontina Ambiente, al fine di prenotare il servizio di raccolta degli ingombranti (ma non solo, anche per altre prestazioni), con inevitabile dilazione dei tempi di attesa, fino a due settimane. La notizia positiva, però, è che da lunedì ripartiranno anche i centri di raccolta della provincia – compreso quello a servizio di Monfalcone e Staranzano in via Consiglio d’Europa 10 – fin qui tenuti chiusi in via prudenziale, per evitare assembramenti.

Domani, una prima sperimentazione sulla riapertura di tali punti, prenderà avvio a Ronchi dei Legionari, comunità più piccola, per calibrare appunto i flussi (in altri regioni ci sono stati veri e propri assalti alle strutture). Ma il servizio non sarà accessibile alla stessa maniera di prima, ed è bene precisarlo, per evitare spiacevoli inconvenienti, come essere rispediti a casa con le pive, o meglio il rifiuto, nel sacco. Infatti si potrà consegnare il materiale al centro solo su appuntamento. Vale a dire: l’accesso avverrà su prenotazione, rivolgendosi al numero verde di Isa 800844344, opzione tasto zero. Dovranno essere comunicati alcuni dati all’operatore per gestire l’operazione di presa in carico e stoccaggio.

Quindi le generalità di chi effettuerà il trasporto, il numero della targa del mezzo e la lista degli oggetti di scarto. Di conseguenza l’addetto comunicherà data e orario per presentarsi in via Consiglio d’Europa. Proprio per verificare la corresponsione dei dati, Isa consiglia di recarsi sul posto delle operazioni 5 minuti prima. Ovviamente, a causa delle contingenti disposizioni, l’utente dovrà indossare mascherina e guanti. L’operazione durerà un quarto d’ora, sicché al centro di raccolta, in presenza di due dipendenti, potranno essere gestiti otto appuntamenti ogni sessanta minuti. A Moraro, dove i lavoratori sono tre, invece una dozzina all’ora.

«In questo periodo di emergenza – sottolinea l’assessore alle Partecipate Paolo Venni – i servizi di prelievo a domicilio sono stati potenziati, proprio per venire incontro alle esigenze della comunità, tant’è che vi sono stati dei giorni in cui le operazioni di raccolta hanno toccato punte di cento prelievi di ingombranti al giorno». I record ai tempi del coronavirus. –

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