Il cenone di Capodanno non conosce crisi

Tutto esaurito da due settimane nei locali più noti della zona. Protagonista sarà il pesce nostrano
Di Ciro Vitiello

Non c’è crisi per il cenone della notte di San Silvestro. Nonostante i tempi bui di questo periodo i locali nell’area monfalconese già da un paio di settimane sono tutti “sold out”, ovvero al completo e non si trova un posto libero neanche a pagarlo a peso d’oro, con grande soddisfazione dei ristoratori.

I menù sono quasi tutti a base di pesce fresco pescato soprattutto tra Grado e Marano, il prezzo oscilla da una media di 50 a 70 euro a testa, anche se in genere si paga “alla carta” e non a menù “fisso”.

Resteranno chiusi, invece, alcuni locali storici monfalconesi come il ristorante del “Marina Hannibal”, quello dell’albergo Lombardia in piazza della Repubblica che da novembre ha cambiato gestione e si chiama “La Sciantosa”, il ristorante “Al Gelso” gestito da una famiglia brasiliana partita ieri per il Brasile per trascorrere il Capodanno e “Al Pesce d’oro” in via Bagni, che deve ancora “digerire” il gran lavoro delle feste natalizie.

Nel preparare i piatti, i cuochi anche stavolta si sono sbizzarriti dagli “antipasti” con ricette di salmone farcito, scampi in salsa rosa, insalatine di seppia e sedano bianco, insalata di alici con pomodoro “pachino”. Tra i “primi piatti”, involtini di capesante e gamberi, risotto alla marinara e con aragosta e champagne con contorni di stagione. Immancabili le tagliatelle alla scogliera, spaghetti con gransievola. Nei “secondi” fanno spicco filetti di sogliole, branzini e orate nostrani sia al forno che ai ferri, calamari e polpi tutti preparati con classe e professionalità. Aspettando il nuovo anno, si può gustare una vasta gamma di dessert con mousse al cioccolato, dolci, panettone e spumante per il brindisi e dopo la mezzanotte zampone e lenticchie per un augurio di prosperità e di fortuna per il 2014. Aperto per Capodanno il celebre locale di Panzano “Ai Campi di Marcello” che ha esaurito le prenotazioni già un mese fa. «Purtroppo dobbiamo dire di “no” a tanta gente – afferma il titolare Denis Pedranzini – e quest’anno abbiamo avuto il pienone anche per Natale. La nostra specialità sono i piatti di pesce, di mare, sempre fresco, che arriva dalle nostre località. Tutta roba nostrana».

«Neanche un posto libero – afferma Adriana Morganti del centro velico “Hannibal-Self Service” a Marina Nova – siamo uniti al mare e il menù non poteva essere che a base di pesce”. “La rosa dei venti” di Marina Lepanto ha lo scopo di soddisfare al massimo la clientela. «Il cenone – afferma il gestore - deve essere preparato con la massima cura».

Anche in periferia di Monfalcone si registra il “pienone”. La “Fattoria degli Alberoni” in attività da qualche mese al Lido di Staranzano, nonostante che il ponte della Checca sia montato e non ancora funzionante, il locale è in pratica al completo e darà la possibilità alla clientela di scegliere un menù a base di carne (60 euro) e di pesce (70 euro). Allieterà la serata la musica di una band regionale. «È una sorpresa piacevole – spiega il titolare Andrea Santangelo – poiché essendo il nostro primo Capodanno, rappresenta un augurio per il lavoro futuro». «Abbiamo il menù alla carta tipico e semplice - spiega Luigi Bonocore della trattoria “Al Gambero” di Selz – peccato di non aver potuto soddisfare altri clienti per mancanza di posti».

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