Il Castello brucia un altro record Nel 2017 staccati 43mila biglietti

Di record in record. Il Castello di Gorizia si conferma mèta privilegiata dei turisti che arrivano in città. Il maniero che domina la città piace sempre più. E continua a essere uno dei siti più...
Bumbaca Gorizia 27/04/2008 Dies Domini - Foto di Roberto Coco
Bumbaca Gorizia 27/04/2008 Dies Domini - Foto di Roberto Coco
Di record in record. Il Castello di Gorizia si conferma mèta privilegiata dei turisti che arrivano in città. Il maniero che domina la città piace sempre più. E continua a essere uno dei siti più amati e visitati della regione.


Nel 2017 sono stati staccati ben 42.673 biglietti, 1.694 più del 2016. Un risultato straordinario che, secondo il sindaco Rodolfo Ziberna, dovrà rappresentare un ulteriore stimolo a ricercare iniziative che inducano i visitatori a fermarsi anche in centro città. È questa la vera sfida. Mettere fine al turismo “Mordi e fuggi” e trasformare queste visite veloci in permanenze ben più lunghe, in maniera tale che i benefici siano per tutte le categorie (ristoranti, agriturismo, bar, strutture ricettive ma anche negozi, supermercati).


I programmi


del Comune


Il sindaco Ziberna dimostra di avere le idee molto chiare sull’argomento. L’augurio è che agli annunci facciano seguito, in tempi ragionevolmente brevi, i fatti, la concretezza.


«Innanzitutto - dice il primo cittadino - voglio esprimere un riconoscimento all’amministrazione che ci ha preceduto, la giunta Romoli, per aver valorizzato in questi anni il nostro monumento-simbolo, sia con la ristrutturazione di Borgo Castello sia attraverso l’organizzazione di mostre e iniziative di animazione, contribuendo a far crescere continuamente il numero dei visitatori. Continueremo sicuramente su questa strada».


Ma la vera sfida, non nuova per la verità, sarà quella di riuscire a “convincere” almeno una parte di queste persone «a fermarsi in centro città, a mangiare nei nostri ristoranti e fare acquisti nei nostri negozi. Dobbiamo assolutamente creare una sinergia fra Comune, ristoratori e commercianti per raggiungere questo obiettivo. Sarà un grande impegno ma vogliamo provarci».


Calendario annuale


di iniziative


Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla Cultura e al Turismo, Fabrizio Oreti. «A breve, entro febbraio - annuncia -, presenteremo il calendario annuale delle iniziative di animazione cittadina che stiamo preparando insieme agli assessori al Commercio Roberto Sartori e agli Eventi Arianna Bellan. Al momento, posso soltanto anticipare che in Castello, dalla primavera all’autunno, ci saranno rievocazioni e diverse iniziative. Inoltre, proseguiremo senz’altro le visite guidate sia per adulti sia per i bambini. Voglio anche ringraziare il personale che opera in castello mettendoci non solo professionalità ma anche passione, cortesia e disponibilità».


Oreti va maggiormente nello specifico. E rivela che il Comune sta già lavorando per mettere in piedi un programma di iniziative convincente e in grado di suscitare interesse. «Saranno eventi “medievalizzati”. Inoltre, posso anticiparvi che la nostra intenzione è di realizzare due grandi rievocazioni, una facendola combaciare con il compleanno della città di Gorizia che ricorre il 28 aprile. L’altra iniziativa rievocativa andrà invece promossa nella seconda parte dell’anno».


Ma non è tutto. Perché Oreti parla anche di una miriade di “micro-eventi” da organizzare, fra cui rievocazioni storiche più piccole, più contenute ma più fitte, in modo da riempire il calendario.


Obiettivo


50mila visitatori


L’amministrazione comunale, poi, ha un sogno. L’obiettivo, e dal palazzo municipale non lo nascondono, è di arrivare al tetto dei 50mila visitatori in un anno. «È un
desiderata
- sottolinea ancora Oreti - che potrebbe essere a portata di mano. Le due grandi rievocazioni, ad esempio, potrebbero portare una quantità enorme di spettatori in Castello».


Già nell’agosto scorso, l’amministrazione comunale illustrò la sua volonta di “medievalizzare” il Castello di Gorizia, organizzando, a partire già da marzo, rievocazioni storiche da riproporre «a tambur battente» e proponendo scorci di vita medievale con figuranti nei costumi dell’epoca. Ma anche rilanciare e valorizzare l’Enoteca dell’Impero, il Bastione fiorito e il Teatro tenda, tre luoghi dimenticati negli ultimi anni, risorse diventate sbiadite.


Ecco il piano della giunta Ziberna per rendere ancora più vivo e attraente il Castello, definito dall’assessore comunale alla Cultura Fabrizio Oreti «il simbolo indiscusso della città». Museo dei Tesori di Aquileia Gli intenti sono chiarissimi: il maniero dovrà divenire «luogo di attrazione medievale», arricchito di un museo del Medioevo e dei Tesori di Aquileia con dotazioni multimediali e rievocazioni storiche. «L’obiettivo – si legge nel programma dell’amministrazione comunale – è di organizzare visite, raduni di figuranti, dimostrazioni di falconeria. Riavvieremo, in collaborazione con i privati, l’Enoteca dell’Impero, il Bastione fiorito ed il Teatro Tenda. Siamo certi che, una volta pronto l’ascensore, questo servizio contribuirà a implementare le presenze in Castello, anche per le molte persone che hanno difficoltà a raggiungere a piedi il borgo». «Vogliamo far tornare indietro nel tempo il nostro Castello. Come? Sin dalla prossima primavera, già a marzo, ci saranno delle rievocazioni storiche di alto livello, capaci di richiamare migliaia di persone. Poi, all’interno del maniero, si respirerà l’aria medievale con figuranti nei costumi dell’epoca che regaleranno scene e suggestioni di un tempo».


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