Il caso dell’autobus con il vetro rotto all’uscita dalla galleria a Trieste
TRIESTE L’unica cosa certa è il vetro rotto: un foro di forma quasi circolare. Il resto, al momento, è tutto da accertare fino in fondo: un sasso lanciato? Un colpo preso durante il tragitto? Una crepa “autonoma”?
Ha destato una buona dose di allarme, nel primo pomeriggio di ieri, 24 gennaio, la notizia che un bus della linea 29 ha dovuto fermarsi e rientrare in deposito perché trovato con il lunotto posteriore in frantumi.
Il fatto che il veicolo si fosse bloccato proprio a pochi metri dall’uscita della galleria di piazza Goldoni ha fatto pensare al lancio di un sasso dalla sovrastante Scala dei Giganti.
Un dubbio tutt’altro che campato in aria. Da quel punto, spesso degradato e frequentato da gruppi di ragazzi che hanno già dato prova di atti molto violenti e vandalici, in passato sono precipitati oggetti di vario genere, tra i quali anche bicchieri di plastica pieni. La Trieste Trasporti in un primo momento ha confermato l’incidente, ritenendo effettivamente possibile che l’autobus potesse essere stato preso di mira e colpito da un sasso. Che però non è stato rinvenuto. Rimane dunque una ricostruzione tutta da completare.
Il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Paolo Polidori ha subito incaricato la Polizia locale di esaminare tutte le telecamere della zona: quelle installate lungo la Scala dei Giganti, innanzitutto, e quelle dell’inizio di via Mazzini. Ma niente: riavvolgendo i nastri nell’orario della segnalazione (circa le 14.30), e controllando le immagini registrate sia un’ora prima che nei minuti successivi al presunto fatto, non è stato notato alcunché. Nessun lancio di sassi o altro. Nessun individuo sospetto che sale sulla scalinata o che si allontana.
Non si esclude dunque che possa essersi trattato di un incidente dovuto ad altre ragioni, al momento non identificate. Ma non si esclude nemmeno che il lancio - magari non intenzionale - possa essere davvero avvenuto durante il tragitto del bus, sebbene da un’altra zona. I carabinieri sono stati informati dalla Trieste Trasporti. —
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