Il caso del bambino conteso dai genitori finisce sul Times
Il caso di Andrea, il bimbo di 6 anni conteso dai genitori al centro di una complessa controversia giudiziaria che, su decisione dei giudici triestini, potrà decidere con chi stare e scegliere dunque il proprio destino, è stato ripreso dal Times di Londra. Il titolo è “Judes may ask boy, 6, to choose between mother and father”. L’autore dell’articolo, Tom Kington, corrispondente da Roma, ha riportato in un ampio servizio pubblicato nei giorni scorsi l’innovativa ordinanza del collegio del Tribunale dei minori presieduto da Silvia Balbi, a latere Elisabetta Moreschini, secondo la quale, si legge sul Times, «è stato incaricato un esperto che dovrà verificare se il ragazzino è abbastanza maturo per decidere sulla questione». La perizia affidata alla psicologa infantile Alessia Trevisan sarà ultimata entro un mese. Poi, dopo l’ok della psicologa, finalmente il bambino sarà sentito dai giudici e in quell’occasione si esprimerà rappresentando la sua volontà. In proposito l’avvocato William Crivellari, il legale che assiste il padre (triestino) del bambino ha dichiarato al quotidiano inglese: «Un esperto deciderà se e dove potrebbe esserci una forma di condizionamento che in ogni caso ritengo di escludere. Tutti hanno parlato tranne il bambino. E questa è sicuramente un’occasione rilevante». Dal canto suo, l’avvocato Michele Della Bella che assiste la mamma del bambino ha ribadito la sua contrarietà alla decisione innovativa del Tribunale per i minori di Trieste. La vicenda che ormai ha una valenza internazionale è iniziata sei anni fa, pochi mesi dopo la nascita di Andrea. La mamma, di origine sudamericana, lo aveva portato nel suo Paese per quella che, a detta della donna, avrebbe dovuto essere una vacanza. Al termine del soggiorno, però, la donna non era rientrata in Italia. E ovviamente neppure il bambino, rimasto dunque in quel lontano Paese. Così è iniziato il calvario del padre che recatosi in Sudamerica aveva attivato la convenzione dell’Aja per i minori, chiedendo il rientro del bimbo in Italia. (c.b.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo