Il carro di San Stino trionfa al Carnevale monfalconese

MONFALCONE Dopo il dominio incontrastato del passato, la Bisiacaria cede lo scettro del trofeo dei carri allegorici alla Serenissima, che ha conquistato il podio più alto del 133° Carnevale Monfalconese, 14ª edizione del Carnevale Isontino, al terzo tentativo dopo l’amarezza dei forzati rinvii causati dal maltempo di martedì grasso e di sabato scorso. Un successo per la Pro loco ripagato da una splendida giornata di sole che in piena Quaresima, ha richiamato per le strade diverse migliaia spettatori, circa 20mila, che hanno invaso pacificamente le strade lungo il percorso per applaudire i partecipanti di un grande spettacolo multicolore, per una festa vissuta fra un turbinio di musica, coriandoli e stelle filanti.
Vince, infatti, meritatamente il 133° Carnevale Monfalconese con 88 punti il carro proveniente da San Stino di Livenza della provincia di Venezia, "Non ci fermerà Nettuno", un lavoro di pregevole fattura che presentava un carro di 8 metri sormontato da un imponente sagoma di Nettuno, il dio del mare, dotato da una fitta serie di movimenti e arricchito da 130 figuranti con cui è stato reso omaggio al Veneto e alla Serenissima. Il titolo del carro vuole dimostrare che nonostante le varie vicissitudini non sempre positive che la vita impone, nessuno può fermare la voglia di divertire grazie alla caparbietà di amicizia che regna specialmente nel gruppo nato nel lontano 2003.
Al secondo posto distanziato di sole due lunghezze, si è piazzato con 86 punti il carro di Medeazza-San Giovanni (Trieste) dal titolo con "Paperoni coi milioni e noi poveri...", un carro ispirato ai personaggi Disney e in particolare alla ridistribuzione della ricchezza. Nel carro vengono confrontate tre generazioni e il loro rapporto con la ricchezza: i ricchi, solitamente più anziani, che diventano sempre più ricchi e nuotano nell'oro rappresentati da Zio Paperone. Ci sono poi quelli che "vivacchiano", anche se non hanno un soldo in tasca da metter via per il proprio futuro come Paperino e infine i giovanissimi che, per il proprio futuro, sono costretti a emigrare all’estero nonostante gli studi, rappresentanti sul carro dal trio di paperi Qui, Quo, Qua.
Terzo classificato "L’Arca di Noè" con 82 punti, il lavoro realizzato dalla pluripremiata Compagnia del Carro di Staranzano che aveva vinto l’edizione dello scorso anno con "Magiche creature del bosco". Si tratta di un capolavoro pieno di movimenti, molto rifinito nei particolari, che racconta la storia mitologica del Diluvio Universale, quando una grande inondazione per 40 giorni e 40 notti riversò acqua dal cielo per distruggere la civiltà come atto di punizione divina.
Tutti i soggetti, a cominciare da Noè e dalla sua barca, presentano una forma tondeggiante e non spigolare, come fossero modelli della collezione Thun. Ad aggiudicarsi la vittoria per i gruppi con 80 punti, "Gli Atzechi e Re Montezuma" de La Banda del Quaiat di Romans d’Isonzo che fa tris col successo del Carnevale di Gorizia e superato quello del proprio paese di Romans. Molto distanziati, al secondo posto con 69 punti sale "Il giardino che vorrei" di Padriciano-Gropada (Trieste), con gli gnomi che curano e mantengono in armonia la natura. Terzo staccato di una sola lunghezza con 68 punti il gruppo di Morsano di Castions di Strada, con "La Magia dei Cartoons".
La lunga sfilata che ha visto la presenza di oltre 3.000 maschere, è stata aperta in via Matteotti dalla Banda Civica Città di Monfalcone e dallo spettacolo offerto da Ipanema Show, il gruppo delle sei prosperose e ballerine brasiliane molto fotografate, accompagnate dai percussionisti dell’associazione culturale Berimbau che a ritmo di samba animavano la sfilata attraversando viale San Marco, via Bixio, via Garibaldi, via Duca D'Aosta da Largo Anconetta, giungendo per l’esibizione davanti alla giuria in piazza della Repubblica animata dallo speaker Stefano Munari.
A seguire la carrozza con il corteo degli sposi con sior Anzoleto Postier, la bella sposa gambalonga Giulia Leban, il notaio Toio Gratariol (Giancarlo Blasini) e poi 9 carri allegorici, 8 gruppi mascherati. Hanno chiuso il Gruppo Sbandieratori di Palmanova. Sul palco della giuria anche quattro assessori della nuova giunta, il vicesindaco Giuseppe Nicoli, gli assessori Michele Luise, Luca Fasan e Paolo Venni.
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