Il cardinale americano “porta” a Trieste la messa pontificale

Il conservatore Burke celebrerà alla Beata Vergine del Rosario nella forma straordinaria e sfarzosa del Rito romano
Di Giovanni Tomasin
Newly-appointed US Cardinal Raymond Leo Burke, left, hugs Cardinal Giovanni Lajolo during a consistory inside St. Peter's Basilica, at the Vatican, Saturday, Nov. 20, 2010. Pope Benedict XVI formally created 24 new cardinals on Saturday amid cheers in St. Peter's Basilica, bringing a mostly Italian group into the elite club that will eventually elect his successor. (AP Photo/Pier Paolo Cito)
Newly-appointed US Cardinal Raymond Leo Burke, left, hugs Cardinal Giovanni Lajolo during a consistory inside St. Peter's Basilica, at the Vatican, Saturday, Nov. 20, 2010. Pope Benedict XVI formally created 24 new cardinals on Saturday amid cheers in St. Peter's Basilica, bringing a mostly Italian group into the elite club that will eventually elect his successor. (AP Photo/Pier Paolo Cito)

Il cardinale americano Raymond Leo Burke arriverà a Trieste oggi per una due giorni di conferenze e liturgie. Il porporato è noto per la sua ferrea opposizione alle aperture della Chiesa ai divorziati e agli omosessuali. In quanto tale è una delle voci principali dello schieramento ecclesiastico più conservatore all’interno del Sinodo sulla famiglia apertosi nel 2014. Ma la sua venuta a Trieste offrirà anche l’occasione di assistere a un rito mai celebrato a Trieste. La messa pontificale. Quest'ultima è una forma antica di liturgia cattolica, musicata e cantata in latino, che si è tornati a celebrare dopo che nel 2007 il motu proprio “Summorum Pontificum” di Benedetto XVI ne ha riconfermata la piena legittimità.

La conferenza La visita di Burke è stata organizzata dal coordinamento nazionale di Summorum pontificum, un’associazione che prende il nome dallo scritto di papa Ratzinger e che mira alla salvaguardia del rito tridentino. Oggi il cardinale parteciperà a una conferenza, che si terrà alle 17 nella sala conferenze dell’Hotel Savoia Excelsior. L’incontro si intitola “Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa cattolica”, come l’ultimo libro del cardinale. «È un saggio sull’antropologia teologica e sulla morale matrimoniale - spiega Cristian Gobbi di Summorum pontificum -. Si parlerà del matrimonio, sia sul profilo eminentemente di diritto naturale, precedente alla religione, sia poi com’è stato assunto da Gesù Cristo e tramandato dai vangeli». Verrà poi esaminato «il magistero bimillenario della Chiesa sul matrimonio - prosegue Gobbi -, come è stato trattato dal Concilio di Trento ma anche dai Padri della Chiesa e da tanti autori cristiani». L’organizzatore sintetizza così lo spirito dell’incontro: «L’anno scorso si è tenuto il Sinodo della famiglia che si chiuderà quest’anno. Vi sono alcune realtà all’interno della Chiesa che vorrebbero che ci si adeguasse ai tempi mutati, c’è poi chi dice che ciò non è possibile perché ormai il matrimonio nella sua indissolubilità fa parte del deposito della fede. Secondo questa seconda posizione è quindi impossibile pensare ad una scissione tra pastorale e dottrina, con un magistero che rimane tale e quale e una pastorale che si adegui ai tempi».

Le celebrazioni Alle 19, dopo la conferenza, il cardinale parteciperà a una messa celebrata nella forma straordinaria del Rito romano celebrata da don Stefano Romano: la messa si terrà nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine del Rosario in Piazza Vecchia. Nella stessa chiesa, il giorno successivo alle 10.30, si svolgerà invece la messa pontificale nella festa dell’Ascensione del Signore: sarà celebrata nella forma straordinaria del rito romano dal cardinale Burke in persona. Questa liturgia è una forma di celebrazione di grande durata e di grande elaborazione, accompagnata da musica sia strumentale che organistica.

Il cardinale Burke è nato nel 1948 nel Wisconsin. È stato creato vescovo da Giovanni Paolo II nel 1995, e ancora arcivescovo nel 2004. Storico sostenitore della messa tridentina, nel 2007 è stato chiamato a Roma per la lettura del Summorum pontificum di Benedetto XVI. Ed è stato sempre papa Ratzinger a crearlo cardinale di Sant’Agata dei Goti durante il concistoro del 2010. Durante il pontificato del papa tedesco Burke è stato non solo un sostenitore del rito antico, ma anche un propugnatore dell’avvicinamento ai tradizionalisti lefebvriani. L’avvento del nuovo pontefice ha segnato un cambiamento nella sua traiettoria all'interno della Chiesa: in precedenza prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica, è stato spostato da papa Francesco all’incarico di prefetto del Sovrano militare Ordine di Malta. Il cardinale ha sempre sostenuto di «non voler sembrare una voce contraria al papa», certo è che la sua figura è vista come un punto di riferimento per molti cattolici conservatori che guardano con inquietudine alle nuove aperture inaugurate dalla Chiesa di Bergoglio.

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