Il Carciotti nel mirino dei gruppi alberghieri

Dapretto conferma l’interesse di alcune catene legate a fondi di investimenti. Prezzo base 17 milioni
Lasorte Trieste 07/05/16 - Palazzo Carciotti
Lasorte Trieste 07/05/16 - Palazzo Carciotti

L’assessore Andrea Dapretto ha ribadito ieri quanto annunciato già in precedenza dallo stesso sindaco Roberto Cosolini: per palazzo Carciotti sono state avanzate una serie di manifestazioni di interesse tra le quali le più attendibili provengono da gruppi alberghieri che si appoggiano a fondi di investimento. La parte posteriore del palazzo, corrispondente all’incirca ai due terzi della cubatura complessiva, dovrebbe infatti venir ceduta e occupata in particolare da un albergo oltre che da insediamenti degli ambiti del commercio e del terziario. Nel piano approvato nei giorni scorsi, il Comune prevede di incassare per la vendita di questa parte di quello che è il più prestigioso esempio di palazzo neoclassico di Trieste 17.100.000 euro nel 2017. Per privatizzare questo ampio settore dell’edificio sarà comunque necessario fare un bando di gara. Con il ricavato, il Comune dovrebbe poi riuscire a restaurare la parte anteriore, quella che si affaccia sulle Rive e che sembra tuttora dover essere riservata a scopi culturali anche se non ha avuto ancora alcun seguito il prospettato progetto del Museo della città.

Il palazzo fu progettato in stile neoclassico dall'architetto Matteo Pertsch per il commerciante greco Demetrio Carciotti, che si era stabilito a Trieste nel 1775. Il progetto originale fu in seguito modificato dall'architetto Giovanni Righetti. I lavori si conclusero nel 1803. Nel 1831 divenne la prima sede delle Assicurazioni Generali. In seguito fu proprietà della Capitaneria di porto e dell'Acegas, l'ex azienda comunale elettricità gas e acqua (ora AcegasApsAmga). Il 2 febbraio 2012 delle forti raffiche di bora scoperchiarono una parte della copertura della cupola, successivamente in parte restaurata.

L’altra grossa operazione che potrebbe fruttare al Comune 26 milioni di euro nel 2016 (a patto anche in questo caso che vi siano acquirenti) è quella legata all’alienazione dell’area dove è oggi collocato il Mercato ortofrutticolo di Campo Marzio. Preliminare a questa vendita però dovrà essere il trasferimento dello stesso Ortofrutticolo, oltre che del Mercato ittico nella sede unica dell’ex Ingros delle Cooperative operaie a Valmaura. Dopo la decisione dell'amministrazione di avviare una ricerca di mercato e dopo che nel corso degli anni erano state individuate, ma poi scartate, diverse soluzioni, è giunta la manifestazione di interesse di Cotif Immobiliare srl, nella persona dell'amministratore unico della società, nominato nell'ambito del concordato preventivo delle Cooperative Operaie, che ha proposto l'immobile ubicato tra Piazzale Atleti Azzurri d'Italia e via Palatucci, che si sviluppa su una superficie di quasi 14mila metri quadrati. Il Consiglio comunale, nella seduta del 20 aprile ha approvato l’acquisto della struttura, che dovrà subire modifiche, per 3 milioni di euro. (s.m.)

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