Il capo del Mtl: «Contro di noi attacco fascista dei magistrati italiani»
«Attacco fascista della magistratura italiana contro Trieste Libera». Roberto Giurastante, l’ambientalista convertitosi all’indipendentismo, non pesa le parole. La richiesta dello statuto e della lista degli iscritti di Trieste Libera da parte della Digos? «Irricevibile». Punto. «La lista? Non abbiamo la benché minima intenzione di consegnarla». Giurastante, che fa parte del direttivo del movimento Trieste Libera, cade dalle nuvole quando al telefono apprende della richiesta. «Non so nulla». Eppure al giornale all’una di notte era arrivata un’email di due righe da “Trieste Libera”. «Il comunicato di chi?» attacca.
Vostro?
Come nostro?
Di Trieste Libera che informa della richiesta della Digos...
Non so nulla di questa richiesta.
Ma come legge questa richiesta del magistrato?
Incomprensibile. Le eventuali indagini spettano al Tribunale di Bologna (già presentata una diffida, ndr).
Il suo giudizio?
Sono intimidazioni e repressioni istituzionali dei diritti politici dei cittadini, secondo criteri e procedure che furono tipici della dittatura fascista.
Ma non avete un po’ esagerato in tribunale...
No. Siamo le vittime. Derisi, intimiditi, minacciati da un’autorità giudiziaria che illegalmente occupa il Tribunale del Territorio libero di Trieste.
Ma quanti sono gli iscritti della lista che non volete consegnare?
Oltre 2mila e 700 iscritti.
Che pagano quanto?
La nostra quota d’iscrizione è di 20 euro. È preoccupante che qualcuno voglia sapere chi è iscritto.
C’è il rischio di schedatura?
Mi sembra allucinante che si chieda l’elenco degli iscritti di un movimento politico. Una cosa che non è mai successa in Italia. Sarebbe un atto gravissimo nei confronti della democrazia della stessa Repubblica italiana.
Che voi, però, non riconoscete?
Appunto. Questa è l’aggravante. Nel senso che ci troviamo in un territorio occupato dal governo italiano all’interno del quale la magistratura agisce illegittimamente.
Un atteggiamento un pochino eversivo? Non crede?
Eversivi? Il governo italiano sta esercitando abusivamente la sua sovranità violando il Trattato di Pace.
Contestate l’italianità di Trieste?
Questo è un territorio multietnico e multiculturale. Lasciamo perdere l’italianità.
Niente sovranità italiana...
C’è stata, in base al Trattato di Pace in vigore, fino al 1947.
Per questo ci sono molti sloveni tra le vostre fila...
Sono tutti cittadini del Tlt. Le lingue ufficiali del Tlt sono italiano e sloveno. Non ha senso farne una questione etnica.
Casuale il ritorno sulla scena politica di Samo Pahor?
È un cittadino del Tlt.
Il Primorski ha scritto che dietro Trieste Libera c’è lo zampino di Giulio Camber...
Non c’è nessuna relazione con Camber e con i partiti italiani che in modo illegittimo occupano le istituzioni locali.
Ma come vi finanziate?
Con gli iscritti.
A 20 euro a botta?
Abbiamo molti iscritti. È un movimento molto popolare.
La sede che avete preso in piazza della Borsa (palazzo di Max Fabiani) non è molto popolare...
La sede ci è concessa dalle risorse che raccogliamo.
Ma quanto vi costano le vetrate del vecchio ristorante kosher Goldberger...
Siamo attorno ai 2mila 500 euro al mese.
Dicono che lei giri con quattro guardie del corpo...
Non giro con nessuna guardia del corpo, anche se per la mia attività di ambientalista ho ricevuto nel corso degli anni numerose minacce di morte.
Come si spiega la sua conversione da ambientalista a indipendentista?
Mi sono sempre battuto per i diritti civili. Da patriota triestino mi sto battendo per la difesa di Trieste e del suo Territorio in stato di occupazione da parte della Repubblica italiana.
Potreste chiedere l’ingresso di Trieste nel Commonwealth e così gioire della nascita del royal baby?
Una volta ripristinato il legittimo governo potremmo decidere autonomamente le forme più opportune di alleanza.
(L’ultima domanda era una battuta ma non è stata capita)
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