Il caos patenti a Gorizia può protrarsi fino a ottobre

L’assessore Donatella Gironcoli: «Era già accaduto, ma quando c’era la Provincia i soldi per i computer non mancavano»
Una lezione teorica di guida
Una lezione teorica di guida

GORIZIA Caos patenti, divampa la polemica a causa del prolungato black-out informatico della Motorizzazione. Salteranno ancora molti esami teorici e alle scuole guida non sono ottimisti. Prevedono una “ripartenza” appena dopo l’estate, a ottobre. «È solo la punta dell’iceberg». L’assessore provinciale Donatella Gironcoli non ha dubbi: quanto accaduto alla Motorizzazione civile è il primo di tutta una serie di problemi con cui i cittadini, da qui in avanti, dovranno abituarsi a fare i conti. È questo l’effetto del passaggio delle competenze della Provincia alla Regione. Il caso si sposta dunque dal piano tecnico, a quello politico. La sua è un’entrata a gamba tesa: è uno di quegli affondi decisi ma difficili da sanzionare, anche se al limite del cartellino giallo. Ieri si è scoperto che i problemi con il sistema informatico erano già emersi il 22 giugno.

 

Computer ko, niente patenti nell’Isontino
La motorizzazione di Gorizia

 

A causa di un aggiornamento non andato a buon fine, la sessione dei quiz per la prova teorica della patente era stata cancellata e, loro malgrado, gli esaminandi erano stati tutti “rimandati”. Il giovedì successivo, seppur con un leggero ritardo, le prove si erano svolte, ma il 7 luglio il collasso è stato definitivo e si è arrivati ad una sospensione a tempo indeterminato per tutti. Nessuno al momento è in grado di dire quando l’attività potrà ricominciare.

«Cosa penso? Penso che si cominci a vedere che la Provincia non c’è più», tuona Gironcoli ricordando che la Regione ha i soldi per sostituire le macchine ormai obsolete e affaticate e che la Regione sa anche dove si deve intervenire per risolvere la situazione. «Ecco cosa significa centralizzare tutto. So che sono cattiva, ma è questo che si è perso: il contatto diretto con il territorio e con i problemi reali. La Motorizzazione è solo il primo inciampo e così sarà anche per il resto. La Provincia aveva una struttura molto più snella, la Regione è invece più burocratizzata e i servizi al cittadino ne risentiranno».

Nell’esprimere tutta la propria solidarietà al personale con cui ha lavorato fino a poco tempo fa, l’assessore dell’esecutivo Gherghetta non si nasconde e ricorda che di problemi se ne erano registrati anche in passato. «I computer si erano già impallati ed erano saltate delle sessioni di esame, ma poi avevamo risolto la questione e per questo motivo avevamo reperito anche le risorse economiche necessarie per aggiornare il sistema informatico. La posta di bilancio è passata più di un mese e mezzo fa alla Regione. Stiamo cercando di fare di tutto per passare le consegne nel modo migliore possibile». La transizione non è però facile e a pagarne le spese sono i circa 700 aspiranti automobilisti dell’Isontino che rimangono bloccati in una sorta di limbo. Fino al superamento dell’esame teorico, nessuno potrà neppure esercitarsi alla guida. A differenza di quanto accadeva in passato, oggi il rilascio del foglio rosa è subordinato alla promozione nel quiz. Sulla questione ieri è intervenuto anche il capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" Fabrizio Oreti: “Senza voler fare demagogia – ha evidenziato - stanno affiorando le inefficienze gestionali dei trasferimenti istituzionali tra Provincia e Regione. Ecco cosa accade quando si stravolgono gli assetti istituzionali e burocratici senza una corretta gestione ed un articolato passaggio di consegne».

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