Il Cantrida va in pensione Nasce il Rijeka Stadium
FIUME. Il tempio del calcio fiumano, lo stadio di Cantrida, sta per andare in pensione, dopo un secolo di onorato servizio. La struttura, incastonata nell’ex cava, a pochi metri dal mare e definita uno degli stadi più belli e caratteristici al mondo, sarà demolita e i lavori partiranno agli inizi del 2015. Al suo posto sorgerà un gioiello da 14 mila posti, tutti coperti e che ad osservarlo dall’esterno – parliamo del progetto ideale - sembra la Allianz Arena di Monaco, mentre all’interno ricorda lo Juventus Stadium. E non potrebbe essere diversamente visto che l’autore del progetto è l’architetto Gino Zavanella, creatore del predetto impianto torinese e realizzatore dei progetti che hanno portato alla nascita del centro di allenamento della Juventus e degli stadi di Palermo e Padova.
Se tutto andrà per il verso giusto, i fiumani potranno beneficiare del loro nuovo stadio, senza pista d’atletica, a partire dal campionato croato 2016–2017. Da aggiungere subito che la nuova infrastruttura (non si toccheranno le mitiche pareti a strapiombo dell’ex cava) si deve al petroliere ligure Gabriele Volpi, da tempo innamorato di Fiume, del suo polo natatorio e del suo golfo, della gente quarnerina. Circa due anni e mezzo fa, Volpi (proprietario dello Spezia calcio e della Pro Recco pallanuoto) ha voluto dare una mano, e che mano, all’agonizzante Rijeka, società calcistica alla deriva, abbandonata in pratica da tutti, fuorchè dai suoi tifosi. Assieme alla sua spalla destra, il fiumano Damir Miškovi„ (presidente societario), Volpi ha dato importanti iniezioni finanziarie al Rijeka, tramite la Social Sport Foundation, diventata proprietaria di maggioranza del club di Cantrida.
Siccome l’appetito vien mangiando, con il Rijeka che si è aggiudicato la Coppa Croazia, la Supercoppa nazionale, comportandosi bene nella fase a gironi di Europa league, ecco questo premio ai fiumani e alla tifoseria, sottoforma di uno stadio che costerà sui 23–25 milioni di euro, spese infrastrutture varie escluse. La sua costruzione appare alla stregua di un miracolo in Croazia, Paese assillato da una gravissima crisi economica e dove gli investimenti – specie da oltreconfine – latitano da anni. Fiume e la sua Cantrida hanno dimostrato invece il contrario e non solo grazie a Volpi. A dare un grosso contributo alla realizzazione di un progetto che fino a poco tempo fa sembrava impensabile è stata anche l’amministrazione cittadina, con alla testa il sindaco Vojko Obersnel, da buon principio in sintonia con l’imprenditore italiano.
Il Rijeka stadium, chiamiamolo per il momento così, offrirà anche ristoranti, zone d’incontro, aree marketing e per il divertimento e tanti altri servizi. I sostenitori fiumani, e non solo essi, sognano ad occhi aperti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo