Il cantiere va a gonfie vele e dona un mese di stipendio

Iniziativa dello stabilimento navale “Vittoria” di Adria specializzato in unità militari. Il premio sarà erogato a dicembre: «Lavoratori responsabili ed entusiasti»
Di Massimo Greco

TRIESTE. Nel Nordest ferito da una congiuntura economica che sembra infinita, accanto ai frequenti dossier di crisi aziendali, sboccia anche qualche improvvisa e gradita positività. Nella fattispecie la buona nuova arriva dal Polesine, dove nei pressi di Adria, sul Canalbianco, funziona dal 1927 il cantiere navale Vittoria, fondato e tuttora condotto dalla famiglia Duò, giunta alla terza generazione imprenditoriale.

Lo stabilimento fluviale è specializzato nella costruzione di piccole unità militari, ma realizza anche navi a uso civile (pescherecci, traghetti, rimorchiatori, draghe). Il cantiere si estende per una superficie di 22 mila metri quadrati, di cui 8 mila coperti. Tra impiego diretto e indotto, Vittoria dà lavoro a circa 300 persone.

Ebbene, i signori Duò hanno deciso, in ragione dei felici risultati economici ottenuti nel corso del corrente anno, di erogare ai 65 dipendenti una mensilità aggiuntiva della retribuzione, che verrà pagata a dicembre insieme alla tredicesima e al premio precedentemente concordato.

Luigi Duò, presidente della società, spiega così i motivi del bel gesto: «I nostri lavoratori hanno accolto le opportunità offerte dall’acquisizione di nuove commesse con entusiasmo e senso di responsabilità». E di «iniziativa controcorrente» parla il direttore generale Gabriele Busetto.

Il cantiere Vittoria fatturerà a fine 2014 oltre 52 milioni, con una crescita del 6% rispetto al precedente esercizio. Utile più che raddoppiato a 10 milioni rispetto ai 4,6 milioni del 2013. Si è aggiudicato la realizzazione di numerose unità per la Guardia Costiera, la Guardia di Finanza, la Marina militare. Ma è presente anche sul mercato internazionale, come attestano le commesse ottenute da Slovenia, Croazia, Romania, Cipro, Libia, Tunisia.

Alla fine dello scorso anno Vittoria ha consegnato alle Fiamme Gialle i pattugliatori “Monte Sperone” e “Monte Cimone”, ritenute le unità più grandi mai in dotazione del corpo, con una lunghezza di 58 metri e una stazza di 460 tsl.

Di particolare interesse l’ordine di 12 pattugliatori destinati alle forze armate tunisine, nel quadro dell’accordo firmato con il governo italiano nella primavera 2011. Le unità saranno impiegate, secondo quanto previsto dall’intesa bilaterale, per il presidio delle acque territoriale e per contrastare l’immigrazione clandestina proveniente dall’Africa Settentrionale.

Vittoria ha già consegnato al paese nordafricano 8 unità, cinque modello P350TN e e tre P270, le altre quattro saranno approntate da qui al febbraio 2015. P270 e P350 sono navi pensate per compiti di sorveglianza marittima, pattugliamento costiero, intercettazione e combattimento a fuoco. Il costo di un P350 è di 16,5 milioni, quello di un P270 è di 8 milioni.

Tra l’altro questi buoni risultati del cantiere adriese giungono in un momento non facile per il comparto navalmeccanico diffuso nell’area del Delta padano. Tra il 2011 e il 2012 la crisi dei cantieri Visentini, situati nel comune di Porto Viro, avevano determinato seri problemi produttivi e occupazionali.

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