Il cantiere “impone” la vignetta e a Fernetti fioccano le multe

È già stata denominata la “trappola delle multe”. Sono decine, e forse di più, gli automobilisti triestini, habitué del “pieno” oltreconfine, che sono stati multati, in questi giorni, nella zona di Fernetti, perché sorpresi a transitare, seppur per poche centinaia di metri, ma privi della cosiddetta “vignetta”, sull’autostrada slovena nel tratto che porta dall’ex valico a Sesana. Il problema è stato originato dal fatto che sulla bretella che, dal vecchio confine, porta al primo distributore in territorio sloveno, finora percorribile senza l’obbligo di avere la vignetta, sono in corso dei lavori.
Di conseguenza, i tantissimi triestini che raggiungono Fernetti per andare a fare rifornimento di carburante oltreconfine si trovano costretti a percorrere un breve tratto dell’autostrada che porta a Lubiana, il che implica l’obbligo di acquistare la vignetta. Operazione che in pochissimi hanno completato, nella convinzione che, per un tragitto così breve, le autorità slovene preposte ai controlli avrebbero chiuso un occhio per quanto riguarda il possesso della vignetta.
Invece è successo l’esatto contrario: pattuglie della Dars, la società slovena che gestisce le autostrade, si sono appostate in prossimità del confine, pronte a cogliere in flagrante gli automobilisti triestini in transito, indirizzati alla stazione di servizio slovena, per appioppare loro una multa piuttosto salata: 300 euro, che si possono dimezzare se il pagamento è immediato ed effettuato in contanti. Una situazione paradossale, che ha fatto andare su tutte le furie quanti erano abituati a recarsi a Fernetti per fare il pieno e magari acquistare sigarette e altro nel negozio che fa parte del comprensorio del distributore di carburanti.
«Mi sono arrabbiato tantissimo – racconta una delle persone multate – ma non ho avuto altra possibilità che quella di pagare sul posto 150 euro per poter tornare a casa».
Gli addetti della Dars non lasciano alternative: se sorprendono un automobilista privo della vignetta, non tengono conto della lunghezza del percorso fatto. La multa scatta automaticamente. E se il conducente non vuole pagare, si procede con il ritiro dei documenti.
«Ho scritto al Consolato sloveno, dopo aver pagato la multa sul posto – spiega un triestino bloccato dagli addetti della Dars – per cercare di ottenere ragione. La risposta è stata garbata ma decisa – aggiunge – nel senso che mi hanno detto che, se voglio ottenere ragione, devo presentare un reclamo alla stessa Dars, con evidenti scarsissime possibilità di vedere riconosciute le mie rimostranze. Il tutto – prosegue – con il rischio di dover pagare altri 300 euro, cioè il doppio di quanto versato al momento del controllo in autostrada, nel caso il ricorso sia respinto».
Del problema si è subito interessata Tanja Kosmina, sindaco di Monrupino, Comune nella cui giurisdizione territoriale ricade il valico di Fernetti. «Ho telefonato al sindaco di Sesana, David Skabar – dice – ma l’unica cosa che sono riuscita a sapere è che, con ogni probabilità, i lavori finiranno il 4 settembre. Ma si tratta in ogni caso di una supposizione, perché l’intervento sulla bretella potrebbe prolungarsi». La stessa Kosmina ha provato a percorrere il breve tratto che porta dall’ex valico a Sesana, imboccando l’autostrada. «Mi è andata bene – racconta – ma è stato un caso. Mi avessero fermata, non avrei potuto fare altro che pagare la multa per poter tornare in Italia».
Certo, per arrivare ai distributori di Sesana, gli automobilisti triestini possono fare altri percorsi. Dalla strada che porta a Monrupino si può scendere verso Zolla e raggiungere il Comune sloveno da Ovest. In alternativa, si può superare il confine di Lipizza, qualche chilometro dopo Basovizza, e poi arrivare a Sesana utilizzando la strada che attraversa il bosco. Ma si tratta di percorsi secondari, che nulla hanno a che vedere con l’autostrada. In altre parole, sono in tanti a sostenere che sarebbe stato sufficiente che le competenti autorità slovene sistemassero cartelli con apposite indicazioni al valico di Fernetti, in grado di indirizzare nella maniera giusta gli automobilisti. Il risultato è che, almeno per il momento, per andare a fare il pieno a prezzi ribassati è opportuno scegliere altri percorsi. Altrimenti il vantaggio economico può essere del tutto vanificato da una multa piuttosto salata. —
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