Il Camping Mare Pineta si rifà il look: è “eco”

Manufatto a secco e pietra carsica per il muro perimetrale. Questa estate anche e-bike

DUINO AURISINA. Un nuovo “biglietto da visita” per il Camping village Mare Pineta di Sistiana, che in questi giorni vede l'alacre attività di operai per il rifacimento dell'area d’ingresso alle strutture. Dopo un lungo iter autorizzativo, la proprietà sta rifacendo il muro perimetrale del campeggio. Il costo dell’opera, a carico della proprietà, è importante: 100mila euro, anche per seguire prescrizioni della Soprintendenza. Manufatto a secco, pietra carsica: insomma, tutto a regola d'arte. La zona del resto, è particolarmente tutelata, fiancheggiando il Sentiero Rilke e ricadendo all'interno della Riserva regionale delle Falesie, il cui regolamento attuativo entro l'anno dovrebbe entrare in vigore. Tempistiche a parte, il cantiere è partito e presto il “Mare Pineta” avrà il suo nuovo ingresso, come sottolinea il responsabile Diego Lenarduzzi. In previsione ci sarebbe un'ulteriore investimento: la riqualificazione dell'area ristorante ma anche qui l'iter burocratico si prospetta complesso.

L'auspicio è che le carte necessarie siano presto pronte. Quanto ai servizi, i campeggiatori quest'anno potranno trovare, oltre alla piscina e ai campi sportivi, due opzioni inedite per allietare il proprio soggiorno: come si apprende dal portale del Mare Pineta, sarà infatti possibile «noleggiare la barca e visitare le meraviglie della Baia Sistiana». Inoltre alla reception saranno a disposizione anche le «e-bike, biciclette con pedalata assistita che permetteranno di spostarsi facilmente e in poco tempo», affrontando così escursioni sul territorio e nei paesi. C'è qualcosina da sistemare, comunque, a breve: il camping, come molti edifici nel Triestino, ha subito danneggiamenti la scorsa settimana dovuti alla bora. Sono caduti rami, una recinzione e alcune strutture si sono piegate. Quanto invece alla recente vicenda delle Falesie, Lenarduzzi, uno dei privati proprietari interessati della questione, commenta: «È chiaro che regolamento e parte finale del Piano di conservazione e sviluppo della riserva vanno adottati. Ci sono tante delicate attenzioni al territorio, date le sue peculiarità, ma ritengo si debba trovare un compromesso tra le diverse istanze. Siamo una piccola comunità e le liti fratricide non giovano: non si può continuare con una visione manichea delle cose, ci vuole un compromesso in grado di portare tutti a essere moderatamente soddisfatti». E auspica il recupero della sentieristica e dei manufatti militari, per creare un turismo di settore.

Tiziana Carpinelli

Riproduzione riservata © Il Piccolo